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Turismo, motore dell’occupazione in Italia: alla ricerca di 78mila addetti ad agosto

Unioncamere e Ministero del Lavoro: oltre 260 mila posti nel trimestre agosto-settembre. Il comparto cresce, ma resta il nodo dei lavoratori qualificati

Turismo, motore dell’occupazione in Italia: alla ricerca di 78mila addetti ad agosto
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L'estate strana del turismo. Mentre tiene banco la questione degli stabilimenti balneari semi-vuoti con carosello di polemiche sui prezzi alle stelle per gli ombrelloni, sotto i riflettori ora finisce anche un'altra "assenza" di peso: non i clienti questa volta, a mancare sono gli addetti ai lavori.

Il turismo continua a essere uno dei pilastri del mercato del lavoro italiano. Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, solo nel mese di agosto 2025 il settore è alla ricerca di 78mila addetti.

Turismo, motore dell’occupazione in Italia: ad agosto 78 mila assunzioni nel settore
Turismo, le figure più richieste

Il numero sale a più di 260 mila se si considera l’intero trimestre agosto-settembre, rappresentando una parte consistente delle 335 mila opportunità complessive che le imprese offriranno in agosto e degli oltre 1,4 milioni previsti fino a ottobre.

Si tratta di un comparto che non solo contribuisce in maniera significativa al PIL, ma rappresenta anche un’importante valvola di ingresso nel mondo del lavoro. Le figure richieste spaziano dagli specialisti della ristorazione agli operatori dell’accoglienza, includendo esperti di promozione turistica, dirigenti alberghieri e personale dei lidi balneari.

Le aree con più domanda

Le previsioni indicano che le assunzioni si concentreranno soprattutto nei settori dell’alloggio e della ristorazione. A livello territoriale, il Trentino-Alto Adige conferma il suo ruolo di polo attrattivo grazie al turismo di montagna e lacustre, seguito da Veneto e Lombardia. Le regioni costiere, forti del turismo balneare, e alcune aree del Centro come il Lazio, trainate dal turismo culturale e familiare, offrono anch’esse numerose opportunità.

Opportunità e criticità

Il turismo, per la sua natura stagionale, è spesso visto come un impiego temporaneo. Ma proprio questa caratteristica può trasformarsi in un vantaggio: un primo passo per i giovani, un’occasione per inoccupati e disoccupati di rientrare nel mercato, e un’opportunità per acquisire competenze e costruire contatti professionali.

Accanto agli aspetti positivi, permangono però criticità legate alla qualità del lavoro. Molti contratti sono a termine o part-time, con retribuzioni contenute. Il bollettino evidenzia l’urgenza di potenziare la formazione professionale per allineare le competenze disponibili alle esigenze del mercato.

Il commento del governo

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha definito il comparto “centrale” per l’economia italiana, rivendicando i risultati delle politiche introdotte:

“Le previsioni sono estremamente positive e confermano la leadership del turismo nell’occupazione. È anche merito di misure come la detassazione delle mance, la decontribuzione per i turni notturni e festivi e l’introduzione delle staff house, che daranno ulteriore impulso alla crescita e all’attrattività del settore, sostenendo un motore economico e un patrimonio culturale della nostra Nazione”.

L’altra faccia della medaglia: lavoratori introvabili

Nonostante la crescita delle opportunità, il settore affronta un problema strutturale: la carenza di personale qualificato. Rispetto al 2019, quando i profili difficili da reperire erano 210 mila (24,6%), oggi il numero è triplicato, arrivando a 604 mila (51,8%). Le difficoltà si concentrano soprattutto nel Centro-Nord e colpiscono in particolare le aziende alla ricerca di cuochi, pasticcieri, gelatai e camerieri.

Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, avverte:

“Il turismo è un volano per l’economia, ma la crescente difficoltà nel trovare lavoratori qualificati rischia di diventare un’emergenza strutturale che compromette lo sviluppo futuro del comparto. È fondamentale investire in formazione mirata e potenziare gli Istituti Tecnici Superiori”.

Il turismo si conferma dunque non solo un settore trainante per l’occupazione stagionale, ma anche un indicatore chiave dello stato di salute del mercato del lavoro italiano. La sfida, ora, è trasformare le occasioni temporanee in percorsi stabili e qualificati.

I dati generali sull’occupazione

Ad agosto le imprese italiane offriranno complessivamente 335 mila posti di lavoro, che diventano oltre 1,4 milioni se si considera il trimestre fino a ottobre. Si tratta però di 12 mila ingressi in meno rispetto ad agosto 2024, pari a un calo del 3,6%. Per il trimestre, l’andamento resta quasi invariato rispetto all’anno precedente. Le difficoltà di reperimento restano elevate: il 46% delle posizioni è considerato di difficile copertura, in gran parte per mancanza di candidati idonei.

Altri settori in movimento

L’agricoltura prevede per agosto oltre 36 mila assunzioni, che diventano 126 mila nel trimestre. Le coltivazioni arboree guidano la domanda con quasi 17 mila ingressi nel solo mese e 55 mila in tre mesi, seguite dalle coltivazioni di campo con 10 mila assunzioni ad agosto e 38 mila entro ottobre. L’industria, nel complesso, stima oltre 76 mila ingressi ad agosto e circa 365 mila nel trimestre.