L'ACCORDO

Tim, Poste Italiane acquista le quote Vivendi e diventa primo azionista

L’operazione, dal valore di 684 milioni di euro, ha portato la partecipazione complessiva di Poste Italiane in Tim al 24,81%

Tim, Poste Italiane acquista le quote Vivendi e diventa primo azionista
Pubblicato:
Aggiornato:

Poste Italiane ha ufficialmente acquistato il 15% di Tim dalla francese Vivendi, consolidando la propria posizione come primo azionista dell’ex monopolista delle telecomunicazioni italiane. L’operazione, dal valore di 684 milioni di euro, ha portato la partecipazione complessiva di Poste Italiane in Tim al 24,81%, una soglia vicina al limite del 25% che farebbe scattare l’obbligo di Opa, che l’azienda ha già dichiarato di non voler superare.

Un nuovo assetto per Tim

L'acquisto di ulteriori quote di Poste Italiane nel capitale di Tim avviene in un momento di trasformazione per la società di telecomunicazioni, che ha recentemente completato la scissione della propria rete dal resto del gruppo, riducendo così il proprio indebitamento. L’operazione rafforza la strategia del governo italiano di mantenere un controllo pubblico su un asset strategico come Tim, scongiurando eventuali scalate da parte di operatori stranieri, tra cui Iliad e fondi di private equity.

Tim, Poste Italiane acquista le quote Vivendi e diventa primo azionista
Tim sta vivendo un periodo di trasformazione con la scissione della propria rete dal resto del gruppo

L’acquisizione del 15% delle azioni Tim da Vivendi è avvenuta al prezzo di 0,2975 euro per azione, per un controvalore totale di 684 milioni di euro. Dopo questa cessione, Vivendi riduce la propria partecipazione in Tim al 2,51%, segnando così una sostanziale uscita dalla governance della compagnia telefonica italiana. L’acquisto è stato finanziato interamente tramite cassa disponibile da parte di Poste Italiane.

Come anticipato, Poste Italiane ha già dichiarato di non voler superare il 25%, così da non far scattare l'obbligo di Opa, ovvero l'Offerta Pubblica di Acquisto. In Italia, l'OPA obbligatoria si attiva quando un azionista supera appunto il 25% del capitale con diritto di voto di una società quotata. A quel punto, è obbligato a lanciare un'offerta per acquistare tutte le azioni rimanenti dagli altri soci, a un prezzo equo (spesso basato sulle quotazioni di mercato recenti).

"Un investimento strategico"

Poste Italiane ha definito l’operazione come un “investimento di natura strategica”, volto a favorire la creazione di sinergie tra le due aziende nei settori della telefonia, dei servizi ICT, dei pagamenti digitali e delle assicurazioni. Inoltre, sono in corso trattative per la fornitura di servizi di rete mobile per Postepay, la società di pagamenti controllata da Poste, a partire dal 1° gennaio 2026.

L’operazione è soggetta alla notifica e all’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), come previsto dalla normativa sul controllo delle concentrazioni. L’approvazione è attesa entro il primo semestre del 2025, con la definitiva formalizzazione dell’acquisizione subito dopo. Una mossa con la quale Poste Italiane si posiziona come un attore chiave nel settore delle telecomunicazioni italiane, rafforzando il controllo pubblico su Tim e aprendo la strada a nuove sinergie industriali.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali