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Taglio delle tasse: ridotte le aliquote Irpef. Risparmi da 100 a 920 euro: le simulazioni

Confindustria e sindacati critici: chiedono una revisione dell'intervento.

Taglio delle tasse: ridotte le aliquote Irpef. Risparmi da 100 a 920 euro: le simulazioni
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Trovato l'accordo tra sul taglio delle tasse. Per ora si tratta soltanto di un accordo di massima, ma la linea sembra tracciata. Le aliquote Irpef  scendono da cinque  a quattro, con la cancellazione di quella al 41% e con il taglio di 3 punti di quella al 38% che passa al 35%. Ma per chi ha gli stipendi più bassi non ci sarà alcun vantaggio.

Taglio delle tasse: ridotte le aliquote Irpef

In totale il Governo ha messo sul piatto otto miliardi di euro per il taglio delle tasse. Sette di questi saranno con ogni probabilità destinati al taglio dell'Irpef, mentre un miliardo concorrerà all'eliminazione dell'Irap per autonomi e persone fisiche. Per ratificare le modifiche servirà poi un emendamento del Governo alla manovra. Il provvedimento è al momento in prima lettura all'esame del Senato.

Cosa cambia per le fasce di reddito

Ma cosa cambia in concreto per i cittadini? Come avevamo anticipato, a guadagnarci non saranno gli italiani con gli stipendi più bassi. Vediamo le modifiche per ciascuna fascia di reddito:

  • Fino a 15.000 euro: invariata al 23%
  • Da 15.000 a 28.000 euro: dal 27% al 25%
  • Da 28.000 a 55.000 euro: dal 38% al 35%
  • Oltre i 55.000 euro: 43%

Anche le detrazioni verranno "riprofilate" e questo dovrebbe avere benefici  anche per i redditi sopra i 50mila euro.

La no tax area

La No tax area degli autonomi potrebbe salire, secondo quanto filtra, da 4.000 fino a 5.500 euro, mentre quella dei pensionati da 8.130 a 8.500 euro. Destinata a rimanere invariata quella dei dipendenti, che rimarrà a 8.145 euro.

Le simulazioni sulle aliquote Irpef

Per capire gli effettivi benefici del taglio delle tasse in questi giorni si susseguono le simulazioni (anche se non essendoci ancora il testo definitivo è presto per avere dati precisi).  I consulenti del lavoro stimano 100 euro di Irpef in meno per un reddito da 20 mila euro e di 300 per uno da 30 mila. Il risparmio massimo sarà di 920 euro per chi ha un imponibile di 50.000 euro. Ma ci guadagnerà anche chi ha introiti più elevati (anche se parliamo di percentuali minime). Chi ha un imponibile da 90.000 a 150.000 euro risparmierebbe infatti 270 euro nell'arco di dodici mesi.

I prossimi passaggi e le voci contrarie

Da lunedì il premier Mario Draghi e i ministri Daniele Franco (Economia) e Federico D'Incà (Rapporti con il Parlamento) incontreranno i capi delegazione dei partiti. L'obiettivo è trovare la quadra e evitare sorprese una volta in Aula.

Ma già si sollevano le voci contrarie. A partire da Confindustria che ha definito le scelte del governo "senza visione per il futuro del Paese perché la sforbiciata alle aliquote Irpef disperde risorse, con effetti  impercettibili sui redditi delle famiglie, soprattutto se venissero eliminate le detrazioni per coprire i costi. L’intervento sull’Irap, poi, non migliorare la competitività delle imprese".

Anche i sindacati hanno espresso più di un dubbio. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ritiene che gli 8 miliardi dovrebbero andare tutti ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, mentre il  segretario confederale della Cisl Giulio Romani, responsabile del dipartimento fiscale, chiede una convocazione urgente affinché la manovra non sia "un prodotto preconfezionato dai partiti senza sentire i sindacati".

 

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