Intesa nel Governo

Superbonus 110%: sì (finalmente) alla proroga per le villette unifamiliari

Per usufruire dell'agevolazione fino al 31 dicembre 2022, non sarà più necessario provare la realizzazione del 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022.

Superbonus 110%: sì (finalmente) alla proroga per le villette unifamiliari
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Il Governo da l'ok alla proroga del termine del 30 giugno 2022 per effettuare il 30% dei lavori nelle villette unifamiliari, condizione necessaria per poter usufruire del Superbonus 110%. La fattibilità della misura al vaglio dell'esecutivo è stata confermata oggi, lunedì 11 aprile 2022, e diventerà operativa dopo Pasqua. La novità sarà messa nero su bianco con un decreto legge che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri il prossimo 21 aprile.

La scadenza del Superbonus, per tutti gli interventi sulle unifamiliari, è slittata al 31 dicembre 2022. Una decisione a cui si è giunti a seguito di diversi ritardi relativi anche al problema della reperibilità delle materie prime, nodo su cui il Parlamento ha richiesto di tener conto.

Superbonus 110%: proroga per gli edifici unifamiliari

Il Governo, dopo una serie di richieste cadute nel vuoto, si è deciso ad allentare i vincoli del Superbonus per gli edifici unifamiliari. Martina Nardi, presidente della Commissione Attività Produttive, e Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera del Pd, hanno annunciato di aver trovato un’intesa con l’Esecutivo, che diventerà operativa subito dopo Pasqua.

Insieme a ciò, i bonus edilizi hanno inoltre incassato un’altra semplificazione, ossia la possibilità della quarta cessione, riconosciuta però solo a banche e assicurazioni e con il vincolo della responsabilità solidale con il committente.

La data di giugno 2022 era stata oggetto, a più riprese, di un tira e molla di vari partiti. Dopo gli interventi antifrodi sulle cessioni dei crediti, il tema del rinvio era tornato in molti degli emendamenti al decreto Sostegni ter. Le proposte di modifica non avevano avuto successo, ma i partiti non hanno mollato il colpo, riproponendo le stesse richieste anche nel cosiddetto decreto Bollette all'esame della Camera.

L'esigenza di allungare i tempi era condivisa ormai da più di una settimana in tutta la maggioranza, con emendamenti in arrivo dal Movimento 5 Stelle, da Iv, da Articolo uno, da Coraggio Italia e dalla Lega. Un pressing pressoché compatto. Il governo, che ha espresso parere favorevole, dovrà ora trovare nuove risorse a copertura della misura, che potrebbero aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro.

Come si potrà usufruire della proroga

Per usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2022, non sarà più necessario provare la realizzazione del 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022, ma questa scadenza sarà prorogata di qualche mese. La novità sarà messa nero su bianco con un decreto legge che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri il prossimo 21 aprile 2022.

La proroga non ha trovato posto nel disegno di legge di conversione del Decreto “Energia”(DL 17/2022), che al momento è in Aula alla Camera per l’approvazione in prima lettura. L’impegno del Governo, rispecchia però le intenzioni manifestate dal Sottosegretario Federico Freni, che lo scorso 29 marzo, rispondendo ad un’interrogazione, ha mostrato i primi segnali di apertura.

Bonus edilizi, quarta proroga con responsabilità solidale

Nel Decreto Energia ha però trovato posto l’estensione della cessione del credito relativa ai bonus edilizi e la proroga per le comunicazioni che imprese e professionisti devono inviare prima della dichiarazione dei redditi.

Dal 1° maggio 2022, alle banche, intermediari finanziari e assicurazioni che operano in Italia sarà concessa la quarta cessione del credito. Stando alla formulazione dell’emendamento approvato, si tratta di una cessione libera, che può essere operata a favore di qualunque altro soggetto. Questa liberalizzazione risponde in parte alle richieste avanzate nei giorni scorsi dall’Associazione bancaria italiana (ABI), che ha lamentato un sistema troppo rigido.

L’emendamento introduce però un altro vincolo: il cedente, cioè chi opera la quarta cessione, sarà obbligato in solido per eventuali irregolarità che comportino il recupero della detrazione. Si tratta di un vincolo che sta già andando incontro a delle critiche. L'onorevole Riccardo Fraccaro (M5S), ad esempio, in un post sulla sua pagina Facebook, l'ha giudicata così:

"E' una soluzione che non funziona e che rischia di essere una presa in giro per i cittadini e le imprese che continueranno ad avere le stesse difficoltà in quanto, come è prevedibile, nessun istituto acquisterà del credito assumendosene la responsabilità".

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