Cambia in modo significativo la gestione e il controllo delle spese sanitarie e veterinarie utilizzate per le detrazioni fiscali nei modelli 730 e Redditi. Con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 novembre 2025, l’Agenzia delle Entrate potrà infatti consultare direttamente i dati trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria (STS), rendendo più rapido ed efficiente il controllo formale sulle dichiarazioni dei redditi.
Questa novità si inserisce in un quadro più ampio di digitalizzazione degli adempimenti e di maggiore tracciabilità delle spese, che coinvolge contribuenti, operatori sanitari, CAF e professionisti.
Accesso diretto ai dati sanitari: cosa potrà vedere il Fisco
Il decreto introduce il nuovo comma 4-bis dell’art. 4 del DM 19 ottobre 2020, che permette all’Agenzia delle Entrate di accedere ai dati di dettaglio delle spese sanitarie presenti nel Sistema Tessera Sanitaria esclusivamente in caso di controllo formale (art. 36-ter DPR 600/1973).
I funzionari potranno consultare online:
- codice fiscale del contribuente o del familiare a carico
- dati identificativi dell’operatore, medico, farmacia o struttura sanitaria
- data del documento fiscale
- tipologia della spesa
- importo pagato o rimborsato
- data del pagamento
- modalità di pagamento tracciata, quando richiesta per la detrazione.
In questo modo, l’Agenzia potrà verificare la correttezza delle detrazioni senza richiedere preventivamente scontrini o fatture, aumentando l’efficienza dei controlli e la solidità probatoria delle informazioni digitali già utilizzate nella dichiarazione precompilata.
Resteranno comunque invisibili tutte le voci di spesa per cui il contribuente avrà esercitato il diritto di opposizione, come previsto dalla normativa vigente.
Nuova scadenza annuale per l’invio dei dati sanitari al STS
Il decreto interviene anche sul calendario degli adempimenti a carico di medici, farmacie, strutture pubbliche e private, laboratori e studi professionali.
Dal 1° gennaio 2025, la trasmissione delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria avrà cadenza annuale, non più semestrale.
Le spese dell’anno dovranno essere inviate entro:
- 31 gennaio dell’anno successivo
- 2 febbraio 2026 (poiché il 31 gennaio cadrà di sabato).
L’obiettivo è semplificare gli obblighi per gli operatori e garantire un flusso più regolare di dati per la predisposizione della dichiarazione precompilata.
Tutela della privacy: come funziona il diritto di opposizione
Il decreto conferma il diritto dei cittadini a non rendere disponibili al Fisco alcune o tutte le proprie spese sanitarie.
Il contribuente può esercitare l’opposizione:
- accedendo al portale Tessera Sanitaria con SPID, CIE o CNS
- selezionando le spese da escludere dall’invio automatico
- impedendo così che siano visibili ai funzionari dell’Agenzia
- accettando però di dover conservare e mostrare la documentazione cartacea in caso di controllo.
Restano inoltre escluse dal sistema tutte le spese non obbligate alla trasmissione, come prestazioni all’estero o acquisti in contesti non convenzionati.
Il tema della privacy resta centrale, poiché l’accesso ai dati sanitari, pur limitato ai casi di controllo formale, riapre il dibattito sul bilanciamento tra semplificazione e riservatezza.
Effetti pratici per contribuenti, CAF e professionisti
L’accesso diretto dell’Agenzia ai dati del Sistema Tessera Sanitaria incide anche sulle procedure adottate da CAF e intermediari.
- Il prospetto delle spese scaricabile dal STS, firmato con autocertificazione dal contribuente, continuerà a costituire base valida per il visto di conformità.
- Il nuovo sistema rafforza la sicurezza dei dati, riducendo la necessità di conservare documenti cartacei, salvo per le spese escluse dall’invio o per cui è stata esercitata opposizione.
- CAF e professionisti potranno gestire in modo più lineare le dichiarazioni, grazie alla maggiore coerenza tra quanto dichiarato e quanto trasmesso al sistema informativo sanitario.
L’intervento rende più fluido lo scambio informativo tra cittadino, operatori sanitari e amministrazione finanziaria, proseguendo il percorso di digitalizzazione avviato negli ultimi anni.
Un sistema più efficiente, ma non privo di limiti
Sebbene la riforma punti a semplificare i controlli e aumentare la trasparenza, restano alcune criticità:
- possibili dati mancanti o errati per spese all’estero, acquisti online o farmaci da banco
- necessità di mantenere un equilibrio tra efficienza e tutela della privacy
- obbligo di conservare documenti per le spese escluse dal STS.
Il nuovo modello rappresenta comunque l’evoluzione naturale della digitalizzazione fiscale: se finora il contribuente poteva presentare solo il prospetto STS senza conservare tutti gli scontrini, ora anche il Fisco potrà controllare direttamente quegli stessi dati.
Conclusioni
Le novità introdotte dal decreto MEF del 29 ottobre 2025 segnano un cambio di passo nella gestione delle spese sanitarie ai fini fiscali:
- controlli più rapidi e accurati
- scadenze uniformate e semplificate
- maggiore interoperabilità tra sistemi digitali
- mantenimento delle garanzie privacy tramite l’opposizione.
Il nuovo sistema entrerà ufficialmente in vigore per le spese sostenute dal 1° gennaio 2025, offrendo maggiore trasparenza e un processo di verifica più solido e immediato, sia per l’Agenzia delle Entrate sia per contribuenti e professionisti.