voci critiche: "condono automatico"

Sì al riordino del Fisco: novità su tempi di notifica (più corti) e di rateizzazione (più lunghi)

Il dgls sul riordino del sistema nazionale della riscossione: previsti piani di rateizzazione più lunghi (fino a un massimo di 120 rate)

Sì al riordino del Fisco: novità su tempi di notifica (più corti) e di rateizzazione (più lunghi)
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Il panorama della riscossione fiscale in Italia sta subendo una significativa trasformazione grazie a una riforma adottata dal Consiglio dei ministri e contenuta in un recente decreto legislativo. L'obiettivo primario di questa iniziativa è plasmare un Fisco più accogliente e flessibile, offrendo ai contribuenti la possibilità di "pagare tutto, ma in tempi congrui".

Le nuove misure, però, non convincono tutti. Per esempio, con la cancellazione delle cartelle dopo cinque anni, osserva l'economista Carlo Cottarelli, "basterà resistere cinque anni per essere al sicuro. Ora avremo pure il condono in automatico".

Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha - di converso - commentato l'importanza di questi cambiamenti, sottolineando che sono stati presentati dieci decreti di attuazione della riforma fiscale al Consiglio dei ministri, con otto di essi già approvati in via definitiva.

Riforma del Fisco "amico"

La riforma poggia su due pilastri fondamentali. Il primo consiste nel promuovere la razionalizzazione del sistema, partendo dall'operazione di "fare pulizia" nel magazzino dei debiti fiscali accumulati nel corso degli anni, che, al 31 dicembre 2023, ammonta a oltre 1.200 miliardi di euro. Questa montagna di debiti spesso si riferisce a soggetti ormai deceduti, privi di beni, o irrintracciabili per vari motivi.

A partire dal 2025, le cartelle non riscosse entro cinque anni saranno soggette a un processo di "discarico automatico", riducendo le rate mensili da 72 a un massimo di 120 su un periodo di 10 anni. Questo intervento mira a snellire, secondo l'Esecutivo, il sistema della riscossione, rendendolo più rapido ed efficiente, allineandolo agli standard dei principali Paesi europei.

Il "discarico automatico" riguarderà le quote affidate all'Agenzia delle Entrate "non riscosse entro il 31 dicembre per quinto anno successivo". Inoltre, è previsto il "discarico anticipato" per le quote affidate dal 2025 in caso di chiusura di fallimento o liquidazione giudiziale, o nel caso di assenza di beni aggredibili del debitore.

Dilazionamento e notifiche

Per i contribuenti con un debito superiore a 120.000 euro che dimostrano una temporanea difficoltà finanziaria, la riforma offre la possibilità di dilazionare il pagamento in un massimo di 120 rate mensili. Al di sotto di questa soglia, le rate aumenteranno progressivamente ogni biennio per coloro che documentano la difficoltà, mentre per chi dichiara la situazione di difficoltà, l'incremento sarà gestito dal Ministero dell'Economia.

Dal prossimo anno, le cartelle dovranno essere notificate al creditore entro 9 mesi dall'affidamento del carico, introducendo maggiore trasparenza nel processo. È anche possibile raggruppare i crediti per codice fiscale, semplificando la gestione delle cartelle.

Le critiche: "Condono automatico"

Nonostante gli sforzi del governo per migliorare il sistema di riscossione, emergono dubbi e critiche, con alcuni osservatori che vedono nell'automatica cancellazione delle cartelle dopo cinque anni un possibile "condono in automatico".

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