Se vi fa paura la volatilità delle borse, dal 10 aprile all'asta i nuovi Bot
Importo complessivo da 7 miliardi di euro, per chi non ama i grandi rischi

L’asta dei Buoni ordinari del Tesoro (Bot) prevista per giovedì 10 aprile 2025 arriva in un momento delicato per i mercati finanziari. Le recenti turbolenze in Borsa, alimentate dalla tensione sui dazi commerciali, stanno spingendo molti investitori a rifugiarsi in strumenti più sicuri. E i Bot rappresentano proprio questo: una soluzione per chi preferisce tenersi lontano dai rischi.

I dettagli dell’emissione
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze metterà in asta nuovi Bot con scadenza a 12 mesi per un ammontare complessivo di 7 miliardi di euro. Contestualmente, verrà riaperta anche l’emissione di titoli con scadenza il 13 giugno 2025, per ulteriori 1,5 miliardi. Quest’ultima è una tranche aggiuntiva di Bot già emessi per la prima volta nel giugno 2024, con una durata residua, quindi, di circa 60 giorni.
La data di regolamento per entrambe le emissioni è fissata al 14 aprile 2025, giorno in cui gli investitori effettueranno il pagamento e i titoli inizieranno a decorre. La scadenza dei nuovi Bot annuali è invece il 14 aprile 2026.
Il giorno successivo all’asta, venerdì 11 aprile, è previsto il consueto collocamento supplementare riservato agli “Specialisti in titoli di Stato”. Questo secondo giro potrà aggiungere fino al 10% dell’importo assegnato nella sessione ordinaria, consentendo al Tesoro di raccogliere fino a un massimo di 9,35 miliardi di euro.
Nel frattempo, il 14 aprile giungeranno a scadenza altri Bot annuali per un valore di 9,925 miliardi di euro. È quindi probabile che la nuova emissione trovi copertura naturale nel reinvestimento dei capitali rimborsati, anche se l’attuale clima d’incertezza potrebbe addirittura aumentare la domanda.
Rendimento atteso: leggero calo, ma stabilità
Come sempre, va ricordato che rendimento e rischio sono due facce della stessa medaglia: quanto più si cerca un rendimento elevato, tanto più aumenta l’esposizione al rischio. Nel caso dei Bot, però, ci si muove su un terreno relativamente sicuro. I titoli di Stato a breve termine, infatti, offrono una buona stabilità, anche se i rendimenti mostrano una lieve tendenza al ribasso.
Nell’asta precedente, svoltasi lo scorso mese, i Bot annuali sono stati collocati a un prezzo di 97,692 centesimi, con un rendimento lordo pari al 2,337%. Per la prossima emissione, gli analisti stimano un prezzo di collocamento intorno ai 98 centesimi, che si tradurrebbe in un rendimento lordo leggermente superiore al 2%.
Occhi puntati sulla BCE
Un ulteriore fattore che potrebbe influenzare il risultato dell’asta è l’attesa per una possibile mossa della Banca Centrale Europea. Alcuni osservatori ipotizzano che già la prossima settimana possa arrivare un taglio dei tassi. Se così fosse, i titoli a breve termine, come i Bot, potrebbero beneficiarne con un aumento dei prezzi, mentre l’effetto sui titoli di più lunga durata sarebbe più contenuto.
L’asta dei Bot del 10 aprile rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole parcheggiare la liquidità in un prodotto sicuro e a rendimento moderato, in un periodo in cui la prudenza torna protagonista tra le strategie di investimento.