Cinque dritte

Saldi invernali 2023: come funzionano, come evitare fregature e conoscere i propri diritti

Federazione Moda Italia e Confcommercio danno dei consigli utili a districarsi nel dedalo di resi, pagamenti e sconti effettivi

Saldi invernali 2023: come funzionano, come evitare fregature e conoscere i propri diritti
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Partono oggi, lunedì 2 gennaio 2023, i saldi invernali in Italia: aprono le danze Sicilia e Basilicata, il 3 gennaio la Valle d'Aosta mentre giovedì 5 tutte le altre Regioni. Ecco i consigli d'oro per conoscere i propri diritti e non prendere fregature.

Saldi invernali 2023: 304 euro a famiglia

Si stima che saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro, secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio. Ogni famiglia spenderà in media 304 euro.

"Stimiamo una crescita dei saldi di oltre il 10% - dice il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni - che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all'innovazione".

Le 5 regole d'oro per evitare fregature coi saldi invernali 2023

Federazione Moda Italia e Confcommercio pongono l'accento su 5 punti fondamentali per evitare fregature e conoscere i propri diritti:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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