Rapporto Banca/Impresa ed accesso al credito delle PMI: cosa cambia alla luce dei recenti cambiamenti normativi
Parla Silviano Di Pinto, esperto in “Analisi di Bilancio, Pianificazione Finanziaria e strumenti di garanzia per le imprese”
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Alla luce dei recenti cambiamenti normativi che hanno trasversalmente interessato sia il settore bancario che il mondo imprenditoriale prioritaria è l’esigenza di un “cambiamento culturale” sia da parte delle imprese che degli istituti di credito che valorizzi approccio sistemico, circolare, integrato, sartoriale e forward looking necessario a creare “Valore”.
Rapporto Banca/Impresa ed accesso al credito delle PMI
Silviano Di Pinto (in copertina), esperto in “Analisi di Bilancio, Pianificazione Finanziaria e strumenti di garanzia per le imprese”, spiega come i principali cambiamenti normativi intervenuti negli ultimi mesi, unitamente a quelli che sono in procinto di entrare in vigore, sia a livello civilistico, bancario e sull’ampio tema degli strumenti agevolativi che agevolano l’accesso al credito delle Imprese (Strumenti Pubblici di Garanzia, Regimi di Aiuto, etc…) , sottolineano, nel delicato e strategico tema del “rapporto Banca/Impresa”, l’importanza per le imprese (anche e soprattutto di micro e piccole dimensioni) e per gli Istituti di Credito di adottare “parallelamente e verticalmente” un approccio Circolare, Consulenziale, Integrato, Sistemico, Sartoriale e Forward Looking.
Relativamente, ed aggiungo prioritariamente, al Rapporto Banca/Impresa solo adottando questi approcci si massimizzano congiuntamente, sia per le Imprese che gli Istituti di Credito, le addizionalità economiche, finanziarie e patrimoniali a vantaggio delle economie territoriali, anche grazie al supporto delle risorse pubbliche sia nazionali che comunitarie.
La creazione di “sano e strutturato valore” sia per le imprese che per gli istituti di credito, oggi più che mai, per fortuna, non passa attraverso la standardizzazione dei processi. La standardizzazione dei processi, alla luce di quanto appena esposto, oggi più che mai è a mio avviso il principale protagonista della “distruzione di valore”.
Prioritario per le imprese sia nella "gestione aziendale quotidiana" che nel "rapporto banca/impresa" adottare un approccio "circolare, sistemico e forward looking" e di avere in linea generale un approccio culturale aziendale diverso rispetto al passato.
Prioritario per gli istituti di credito, anche in qualità di soggetti professionalmente strutturati, “promuovere” costantemente sul territorio e alle PMI questa nuova cultura “sartoriale e forward looking”.
Soprattutto con specifico riferimento ai principali strumenti agevolativi utilizzabili nel processo di erogazione del credito alle PMI, l’importanza di adottare flussi operativi circolari, integrati e con approccio “Sartoriale e Forward Looking” diventa, sia per le imprese che per gli istituti di credito, non solo prioritario ma anche unica strada percorribile al fine di massimizzare le addizionalità economiche, finanziarie e patrimoniali a vantaggio diretto sia delle singole realtà che delle economie territoriali anche grazie al supporto delle risorse pubbliche.
Le imprese dovranno essere in grado di superare il gap storico di competenze finanziarie delle aziende italiane e acquisire quella cultura della pianificazione di business e dell’utilizzo dello strumento business plan, così necessario a stabilire un corretto flusso informativo verso le banche e un clima di fiducia nel rapporto banca impresa. L’impresa e soprattutto le PMI dovranno essere in grado attraverso ben strutturati e veritieri business plan di dimostrare alle banche la propria capacità di sviluppare nel futuro il proprio business in modo sostenibile sia dal punto di vista economico che finanziario e conseguentemente la loro capacità di rimborsare i propri impegni finanziari.
Queste riflessioni risultano a mio avviso tanto importanti quanto strategiche considerata l'importanza del sistema bancario in Italia nel sostenere la crescita e lo sviluppo delle imprese in Italia dove il 99,03% circa è composto da Micro Piccole e Medie Imprese, "culturalmente e storicamente" legate ad approcci "di controllo diretto".