Quando arriva l'assegno unico a novembre 2023 e per chi potrebbe essere più basso

Si avvicina la metà del mese e tantissime famiglie sono in attesa di ricevere l'assegno unico per i figli. Ma per qualcuno potrebbe esserci una brutta sorpresa, con una riduzione del contributo al minimo (54 euro). Vediamo di chi si tratta e quando arriva l'assegno unico a novembre 2023.

Quando arriva l'assegno unico a novembre 2023

Come sempre non c'è una data definita per il pagamento dell'assegno unico. Per questo mese l'Inps ha identificato tre date per il versamento del contributo (che viene ricevuto direttamente dai beneficiari tramite bonifico):

• giovedì 16 novembre
• venerdì 17 novembre
• lunedì 20 novembre

In queste date riceveranno l'assegno le persone che ricevono il contributo da almeno un mese e per coloro che non hanno subito alcuna variazione d'importo nell'ultimo mese.

Per chi si può ridurre al minimo l'assegno unico

Come detto, però, c'è chi passerà dalla somma ricevuta abitualmente al minimo, pari cioè a 54,10 euro (la cifra che spetta a coloro che non hanno presentato l'Isee oppure rientrano nella fascia massima, con un Isee superiore a 43mila euro).  Fino a ottobre 2023 anche chi aveva un Isee considerato non conforme ha ricevuto la somma calcolata in base all'attestazione reddituale inviata in precedenza. Questo mese - in vista dei conguagli che avverranno a inizio 2024 - l'Inps sta effettuando già i ricalcoli, che incideranno sugli introiti.

Chi non ha un Isee considerato conforme riceverà l'assegno a fine mese (tra il 27 e il 30 novembre 2023 presumibilmente) e soprattutto percepirà la cifra minima. Ma c'è di più. In fase di conguaglio ci sarà anche l'eventualità di restituire parte delle cifre incassate sinora. Chi rientra in questa casistica può comunque regolarizzare la propria situazione presentando un nuovo Isee corretto. 

Perché l'Isee non è conforme

Ma cosa vuol dire che l'Isee non è conforme? In sostanza ci sono stati degli errori o delle mancanze in fase di presentazione. Si va dall'intestazione di un conto corrente condiviso a soldi non dichiarati (anche per una semplice dimenticanza), sino a dati incompleti forniti dal datore di lavoro o dal Caf in fase di compilazione della domanda.

Se il vostro Isee è considerato difforme dovreste aver ricevuto una comunicazione dall'Inps o comunque lo potete verificare sul sito dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e potrete metterlo a posto entro fine anno, recuperando anche la cifra che non sarà erogata a novembre.