Contro il caro-vita

Quali sono i supermercati più convenienti dove fare la spesa

L'inchiesta di Altroconsumo su oltre 1.100 punti vendita in 67 città italiane.

Quali sono i supermercati più convenienti dove fare la spesa
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Caro energia, bollette e benzina alle stelle, inflazione e aumento dei prezzi quasi ovunque. E oggi più di ieri milioni di famiglie italiane devono farsi i conti in tasca e "tirare la cinghia". Per dare loro una mano Altroconsumo - nota associazione di consumatori - ha condotto un'indagine per stabilire quali sono i supermercati più convenienti dove fare la spesa.

Quali sono i supermercati più convenienti dove fare la spesa

L'indagine - un appuntamento fisso per Altroconsumo - ha riguardato  1.171 punti vendita (700 supermercati, 125 ipermercati e 346 discount) in 67 città italiane, nei quali sono stati analizzati circa 1,6 milioni di prodotti appartenenti a 126 categorie merceologiche. Ed emerge che è possibile risparmiare anche parecchio se si fa la spesa con oculatezza.

Una famiglia di quattro persone, infatti, può tagliare la spesa annua fino a 3.350 euro sugli 8.550 euro spesi in dodici mesi, secondo i dati elaborati dall'Istat. Questo avviene rivolgendosi ai discount, dove i più convenienti secondo l'analisi di Altroconsumo sono Aldi ed Eurospin.

 

Diverse le categorie di spesa analizzate.

  • Spesa mista (include tutti i tipi di prodotti: di marca, a marchio del distributore e più economici in assoluto): in questo caso, le insegne di supermercati e ipermercati più economiche sono Famila Superstore e Dok. Quanto ai discount - come detto - vince Eurospin.
  • Spesa con i prodotti di marca: il supermercato più conveniente è Esselunga   (la classifica non considera i discount in cui i prodotti di marca sono meno diffusi rispetto a iper e super).
  • Spesa con prodotti a marchio del distributore: in vetta alla classifica di iper e super più convenienti c'è Carrefour (la classifica non considera i discount perché i prodotti a marchio del distributore  sono inclusi nel carrello dei prodotti più economici).

Chi ha aumentato di più i prezzi

Come detto - e come oramai purtroppo sappiamo tutti - rispetto a qualche mese fa i prezzi sono aumentati pressoché ovunque. E così Altroconsumo ha anche fatto un confronto con il costo dei prodotti del 2021. La rilevazione di quest'anno è avvenuta a marzo, mentre lo scorso anno era stata fatta a maggio. Ed emerge che - in uno scenario in cui la grande distribuzione ha aumentato in media i prezzi del 2,6% - sono i discount ad aver alzato di più i costi, con una media del 5,2%, pur restando comunque più economici.

Supermercati e ipermercati, invece, fanno segnare un incremento medio dell'1%.

Città per città

Lo studio è molto elaborato e propone anche una classifica dei punti vendita (tra quelli esaminati) di ciascuna città. Dunque guardando con attenzione potrete scoprire quale è il supermarket più conveniente tra quelli che avete vicino (al netto, naturalmente, delle offerte del momento).
I prezzi vengono elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni. Si ottiene così un indice su base 100, che misura quanto sono convenienti insegne e punti vendita, a livello nazionale e locale. (Clicca qui per la metodologia).

QUI IL FILE COMPLETO CON TUTTI I RISULTATI E  L'ELENCO DEI SUPERMERCATI PER OGNI CITTA'

Per quanto riguarda i risultati a livello locale sulla spesa di marca presso ipermercati e supermercati  è a Parma che si può risparmiare di più - 1.410 euro all’anno, il 18% - scegliendo il punto vendita meno caro tra quelli visitati (Esselunga Superstore) invece che il più caro (Sigma).

Si può risparmiare tanto seguendo le indicazioni dell'inchiesta anche a Venezia, Bologna, Ravenna e Vicenzapoco, invece, a Teramo, Taranto, Potenza, dove il risparmio massimo possibile oscilla tra appena 145 e 222 euro, pari al 2-3%.

Anche quest’anno poi emergono grandi differenze tra Nord e Centro-Sud, a scapito di quest’ultimo, dove costa di più fare la spesa e c'è meno delta tra punti vendita più e meno cari.

La zona più conveniente è il Triveneto con il 40% dei punti vendita più economici (in netto calo rispetto al 2021, quando era il 70%).

Quanto può cambiare il prezzo di un prodotto?

Scegliendo il supermercato più conveniente in città si può risparmiare molto, quindi: lo stesso prodotto, nella stessa città, è stato trovato in vendita anche al triplo del costo.

Ad esempio, un detersivo per la lavatrice - a Milano - costava 7,50 euro in un supermercato (Pam) e 2,75 euro in un altro (IperCoop): una differenza di prezzo del 173%.

Occhio alla shrinkflation

Attenzione però, perché un prodotto più economico non sempre è più conveniente. Nei mesi scorsi infatti vi avevamo parlato del fenomeno della shrinkflation, un "trucchetto" utilizzato dalle aziende produttrici per nascondere l'aumento dei prezzi.

Una pratica - precisiamo - assolutamente legale che consiste nel ridurre il quantitativo di prodotto o le dimensioni in modo  da mantenere il prezzo a cui sono abituati i consumatori, che dunque pagheranno lo stesso prezzo ma avranno meno (spesso senza accorgersene). Solo quelli più attenti, infatti, si accorgeranno di aver acquistato un prodotto più "leggero" o una confezione ridotta.

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