Contributo in arrivo

Perché l'assegno unico a febbraio 2025 è in ritardo e quando arriva: il calendario dei pagamenti

Sino a giugno gli accrediti a partire dal 20 del mese. E da marzo cambiano le cifre

Perché l'assegno unico a febbraio 2025 è in ritardo e quando arriva: il calendario dei pagamenti
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Eravate abituati a ricevere l'assegno unico tra il 17 e il 19 del mese e a febbraio 2025 non l'avete ancora ricevuto? Non disperate, sta arrivando (per qualcuno forse è già arrivato in queste ore). L'Inps ha precisato infatti che il contributo sarà erogato nei prossimi giorni.

Assegno unico in ritardo a febbraio 2025

Già a gennaio 2025 si era verificato un ritardo nei pagamenti, dovuto all'entrata in vigore del nuovo sistema Re.Tes della Banca d'Italia. Una situazione che in un primo momento sembrava essere destinata soltanto al primo mese dell'anno e che invece proseguirà anche per i prossimi.

Quando arriva l'assegno unico: il calendario

Come ha specificato nelle scorse ore l'Inps, infatti, da febbraio a giugno 2025, per chi è in regola con la domanda, da febbraio a giugno 2025 i pagamenti avverranno a partire dal giorno 20 del mese.

 Clicca qui per leggere l'informativa dell'Inps.

Dunque, il contributo arriverà nelle prossime ore, a scaglioni sino al 26 febbraio 2025. Per coloro che hanno invece presentato per la prima volta la domanda o hanno aggiornato l'Isee il bonus sarà accreditato entro il 28 febbraio 2025.

Assegno unico: cosa cambia da marzo 2025

Da marzo 2025, cambiano inoltre le cifre dell'assegno unico. Non solo perché - se avete fatto l'Isee - sarà adattato al nuovo Indicatore economico, ma anche per la rivalutazione, che l'Inps ha ufficializzato nei giorni scorsi con un incremento pari allo 0,8%.

Non cambiano, invece, le regole. L'assegno unico spetta nei seguenti casi:

  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
  • per ogni figlio minorenne a carico, a partire già dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, a patto che frequenti un corso di formazione scolastica, svolga un'attività lavorativa con reddito inferiore a 8mila euro annui o sia registrato come disoccupato in cerca di lavoro.

Come in passato, non serve fare domanda, ma è necessario invece presentare l'Isee entro la fine di febbraio 2025 per vedersi accreditare l'importo spettante. In caso di mancata presentazione della Dsu, infatti, da marzo 2025 verrà erogata la cifra minima, pari a 57,5 euro. Ma se non avete fatto in tempo a prendere appuntamento, non disperate. Se farete l'Isee entro il 30 giugno 2025 vi verranno accreditati gli arretrati. Oltre quella data, invece, non avrete più modo di richiederli.

Sono inoltre previste alcune maggiorazioni, nei seguenti casi:

  • il 50% in più per figli con meno di un anno di età;
  • 50% per i nuclei con almeno tre figli e Isee pari o inferiore alla soglia massima;
  • maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.

I nuovi importi dell'assegno unico

I nuovi importi rivalutati vanno dunque da un minimo di 57,5 euro a un massimo di 201, per chi ha un Isee fino a 17.227,33 euro. Oltre quella soglia scattano vari scaglioni, che vi proponiamo nelle immagini qui sotto con le tabelle pubblicate dall'Inps.

Clicca qui per scaricare le tabelle in pdf

 

Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (1)
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (2)
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (3)
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (6)Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (5)Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (7)

 

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