Stipendi più alti per 30 milioni di italiani: per chi e di quanto aumenta la busta paga
Si tratta di pochi euro al mese, ma di questi tempi non fanno certo male...
Il 2023 è iniziato con una buona notizia per un gran numero di lavoratori, che hanno visto (o vedranno, se devono ricevere ancora lo stipendio di gennaio) aumentare la loro busta paga. Qualche decina di euro, per la verità, ma di questi tempi è sempre una cosa positiva. E' l'effetto della Manovra, che è intervenuta sulle retribuzioni degli italiani alzando la soglia di reddito di coloro che beneficeranno del taglio del cuneo fiscale di un ulteriore punto.
Chi avrà lo stipendio più alto nel 2023 con il cuneo fiscale
Partiamo dai lavoratori dipendenti, alcuni dei quali godranno del beneficio del taglio del cuneo fiscale. In realtà molti ne hanno già beneficiato negli ultimi mesi: si tratta di quei lavoratori con un reddito inferiore ai 35.000 euro. Per una parte di loro - coloro il cui reddito lordo è compreso tra 25.000 (inizialmente la soglia era di 20.000, ma poi è stata alzata nell'ultimo passaggio della Manovra prima della presentazione in Parlamento) e 35.000 euro - non cambia nulla, continueranno a usufruire della misura approvata dal Governo Draghi, che prevedeva un taglio del cuneo fiscale del 2%.
Diverso è il discorso per coloro che hanno un reddito inferiore ai 25.000 euro, che secondo una recente rilevazione sono all'incirca 30 milioni di nostri connazionali. Per costoro è infatti previsto un ulteriore taglio di un punto, che comporterà un aumento minimo dello stipendio. Per fare qualche esempio, citando una stima del Sole 24 Ore, chi ha una retribuzione di 10.000 euro lordi avrà un vantaggio di 6 euro al mese, chi ne guadagna 15.000 ne riceverà poco meno di 10 e chi guadagna 20.000, 11.
Sommando dunque questi incrementi a quelli promulgati dal Governo Draghi, chi ha un reddito da 10.000 euro guadagnerà 19 euro in più al mese rispetto al 2021, chi ne guadagna 20.000 vedrà la sua busta maggiorata di 33 euro.
Anche per chi guadagna dai 25.000 ai 35.000 euro la notizia è comunque positiva. Sì, perché con questo provvedimento il Governo Meloni ha di fatto allungato il taglio del cuneo fiscale voluto dall'Esecutivo precedente, che non era una misura strutturale e quindi avrebbe potuto essere eliminata.
I dipendenti pubblici
Un'altra casistica è invece quella dei dipendenti pubblici. La Legge di Bilancio stanzia infatti un miliardo di euro "da destinare all'erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell'1,5 per cento dello stipendio".
Si parla di aumenti stimati che andranno da un minimo di circa 21 euro al mese (per gli statali con i redditi più bassi) fino agli oltre 70 euro per i dirigenti.
Gli autonomi
E' bene poi ricordare che anche una parte di lavoratori autonomi potrà beneficiare di un taglio sulle tasse. Si tratta di coloro che hanno un guadagno tra i 65.000 e gli 85.000 euro. Costoro, infatti, rientreranno nella casistica di applicazione della flat tax al 15%, che oggi si applica sotto i 65.000 euro. Per costoro il guadagno sarà piuttosto importante e sarà proporzionale ai ricavi annui.