Finalmente

Mutui in ribasso per la prima volta dopo due anni: cosa significa

Questa riduzione è preziosa per i consumatori e per il mercato immobiliare, che aveva subito una diminuzione del 30% nei nuovi mutui

Mutui in ribasso per la prima volta dopo due anni: cosa significa
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Che sia veramente iniziata la discesa? In un contesto di incertezza economica che continua ad aleggiare nei primi mesi del 2024, emerge una nota positiva sul fronte dei mutui, con i tassi che si registrano in controtendenza dopo 24 mesi consecutivi di aumenti.

Questa riduzione si presenta come una boccata di aria fresca per i consumatori e per il mercato immobiliare, che aveva subito una diminuzione del 30% nei nuovi mutui e del 20% nelle compravendite nel periodo precedente. L'anno in corso si configura come un periodo di inversione di tendenza. E anche di investimenti...

Mutui (finalmente) in discesa

Gli analisti, seppur cauti nel dichiarare con certezza l'inizio di un'inversione di tendenza sulle prospettive, notano un clima più ottimista che già si riflette sui mercati. La discussione sul taglio dei tassi, una volta considerata tabù tra i banchieri centrali, è ora apertamente presente anche durante il World Economic Forum di Davos, dove le mosse della BCE sono oggetto di approfondite riflessioni.

Il governatore della Banca Centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, rassicura sul fatto che i tassi hanno raggiunto il loro apice e anticipa un probabile taglio entro l'anno. Nonostante la prudenza nell'affermare la vittoria, il governatore sottolinea il successo della manovra di stretta rispetto alle previsioni dell'anno precedente.

Anche il governatore della Banca Centrale portoghese, Mario Centeno, prospetta una nuova era, sottolineando l'importanza di evitare un eccessivo stringere della corda che potrebbe compromettere una già debole ripresa economica. Ma il governatore della Banca Centrale austriaca, Robert Holzmann, avverte che i mercati potrebbero restare delusi dalle prossime mosse, evidenziando la divisione all'interno del consiglio direttivo.

Cauto ottimismo

Tuttavia, i segnali attuali indicano una direzione di ribasso. A dicembre, secondo i dati dell'ABI, i tassi sui nuovi mutui sono scesi al 4,42%, rispetto al 4,5% del mese precedente (nel dicembre 2022 il tasso era al 3,01%). Questo ribasso è attribuito all'andamento del mercato dei tassi IRS, che ha registrato una diminuzione nelle settimane precedenti, influenzando positivamente i mutui a tasso fisso. Nonostante le incognite geopolitiche in vista, la stabilità dell'inversione di tendenza resta ancora da consolidare.

Incontri informali a Davos tra i banchieri centrali suggeriscono di non concentrarsi esclusivamente sui tassi. La priorità, spiegano, dovrebbe essere sulle azioni dei governi che, sfruttando la morbidezza dell'atterraggio dell'economia dopo la stretta monetaria, devono implementare politiche fiscali prudenti per contrastare l'incremento della spesa per interessi, aumentata a causa degli aumenti precedenti.

Gli occhi sono ora rivolti all'attuazione del nuovo Patto di Stabilità, che dovrebbe contribuire a ridurre i debiti in modo sostenibile, mantenendo sotto controllo gli spread. In un panorama economico che evolve, la riduzione dei tassi sui mutui rappresenta un elemento chiave di cambiamento, ma l'attenzione deve rimanere focalizzata sulle strategie di governo per sostenere una ripresa stabile.

Che questo ribasso incida sul cauto aumento delle richieste di mutuo, che iniziano moltiplicarsi?

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