Multe più salate dal 27 giugno, aumentano i costi per spedircele a casa
Per un divieto di sosta si può arrivare a pagare sino a 65 euro. Asaps: "Il Governo intervenga e fissi un tetto".
Prendere una multa non è mai piacevole, sapere che tra pochi giorni le sanzioni per le violazioni al Codice della strada saranno ancora più salate lo è addirittura meno. Dal 27 giugno 2022 è previsto l'aumento del 7% dei costi postali per le raccomandate con cui vengono notificate le multe (le buste verdi che arrivano a casa, per capirci).
Multe più salate dal 27 giugno: aumentano le spese postali
Si tratta, per fortuna, di un aumento di poco conto: si passerà dagli attuali 9,50 a 10,15 euro. Ma con l'incremento di tutto il resto (benzina, luce, gas, spesa) non era proprio quello che ci voleva in questo momento. E a motivare l'incremento c'è proprio l'aumento rilevante del costo delle materie prime e del carburante, che si riflette maggiormente in un settore come quello postale.
A dare notizia dell'incremento è l'Asaps (Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale), riferendosi a una delibera di fine maggio dell'Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) che dispone l’aumento a 10.15 euro del prezzo delle raccomandate finalizzate alle notifiche di atti giudiziari, categoria che include anche le multe per le violazioni al Codice della strada.
LA DELIBERA INTEGRALE DI AGCOM
Quanto costa spedire le multe
L'incremento, come detto, è minimo e motivato dall'aumento di tutti i costi di gestione. Ma si va ad aggiungere ai costi procedurali, che a seconda del Comune in cui commettete l'infrazione possono essere più o meno pesanti. Su questo aspetto, infatti, c'è ampia disparità in Italia: si va da 2,50 fino a 15 euro per ciascuna sanzione. Dunque, secondo l'esempio fatto da Asaps, per un divieto di sosta, la cui sanzione base è di 42 euro, si può arrivare anche sopra i 65 (considerando i 10,15 di spese postali e i costi procedurali).
"Serve l'intervento del Governo"
Asaps per questo chiede un intervento del Governo, che sollecita a fare qualcosa su tre fronti:
- sospensione della delibera Agcom e blocco delle tariffe postali per un biennio, così da non penalizzare i cittadini in un momento economico molto complicato
- introduzione di una norma che imponga costi procedurali standard per tutti i Comuni, allo scopo di evitare aumenti ingiustificati in base alla zona
- valutazione fin da subito del blocco dell’aumento biennale delle sanzioni stradali che dovrebbe scattare l'1gennaio 2023. E visto che per legge l’aumento segue l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che l’Istat ha calcolato nei giorni scorsi al +8,1%, se fosse confermato come tale anche a fine anno (ma potrebbe addirittura aumentare), una multa per divieto di sosta passerebbe da 42 a 45 euro.
Una soluzione potrebbe essere anche l'invio del verbale in forma digitale, come avviene già in alcuni Comuni, ma al momento si tratta di una metodologia poco utilizzata.