Monte dei Paschi di Siena alza la posta nell’offerta su Mediobanca. La banca guidata da Luigi Lovaglio ha deciso di rendere più attraente la propria proposta inserendo anche una parte in contanti.
Mps: rilancio di 0,9 euro ad azione su Mediobanca
Per ogni azione Mediobanca saranno offerti 0,9 euro in denaro, oltre al concambio in titoli già previsto. L’operazione avrà un costo di circa 750 milioni di euro e porta il valore riconosciuto agli azionisti di Mediobanca a 20,776 euro per azione, somma della componente in azioni e di quella in contanti.
In sostanza, chi consegna un titolo Mediobanca riceverà poco più di venti euro in controvalore, suddivisi tra azioni Mps e denaro. La modifica trasforma l’offerta da semplice scambio in una vera e propria Opas, cioè un’offerta pubblica di acquisto e scambio.
L’obiettivo è convincere il mercato ad aderire in massa, riducendo lo sconto con cui l’operazione veniva valutata in Borsa nelle ultime settimane.
La rinuncia al 66,7% delle adesioni
Il consiglio di amministrazione di Mps ha anche deciso di rinunciare a una delle condizioni più stringenti: non è più necessario che l’operazione raccolga il 66,7% delle adesioni per avere efficacia. Resta però irrinunciabile la soglia minima del 35%, considerata il punto da cui partire per costruire il progetto.
L’offerta si chiuderà l’8 settembre, con la possibilità di una riapertura dal 16 al 22 settembre. Chi ha già aderito non dovrà fare nulla: beneficerà automaticamente del miglioramento.
Il rilancio serve a rendere più realistico il traguardo della maggioranza assoluta, il cosiddetto 50% più uno dei voti, che garantirebbe a Siena il controllo di Mediobanca.
“Una testimonianza concreta”
Una volta conquistata questa posizione, Mps potrebbe guidare il consiglio di amministrazione di Piazzetta Cuccia, sfruttare i vantaggi fiscali legati ai crediti d’imposta (le Dta) e accelerare le sinergie industriali.
“L’incremento del corrispettivo rappresenta una testimonianza concreta del valore industriale dell’operazione e dell’attenzione verso il mercato, con l’obiettivo di massimizzare le adesioni ed accelerare la creazione di valore”, fa sapere il cda in una nota.
Se l’adesione dovesse andare oltre il 66,7%, si aprirebbe anche la strada a un’assemblea straordinaria che potrebbe mettere sul tavolo l’ipotesi di una fusione tra le due banche. In ogni caso, anche con una quota inferiore al 50%, Siena riuscirebbe comunque a esercitare un’influenza significativa su Mediobanca.
Data decisiva l’8 settembre
Con questa mossa, Monte dei Paschi sceglie chiaramente la via dell’attacco: un investimento impegnativo, ma che punta a creare un nuovo polo bancario nazionale con al centro Siena e Mediobanca.
Il prossimo passaggio decisivo arriverà l’8 settembre, quando si chiuderà ufficialmente il periodo di adesione all’offerta.