Nuova norma europea

Ai colloqui di lavoro, lo stipendio va dichiarato subito: cosa cambia per lavoratori e aziende

Sarà necessario dichiararlo sin dagli annunci di lavoro o dal primo colloquio. L'obiettivo è contrastare il gender pay gap

Ai colloqui di lavoro, lo stipendio va dichiarato subito: cosa cambia per lavoratori e aziende
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Lo stipendio va dichiarato subito, negli annunci di lavoro o durante il primo colloquio. E' il contenuto di una nuova direttiva dell'Unione Europea che mira a contrastare il gender pay gap.

Lo stipendio va dichiarato subito: la lotta al gender pay gap

La norma è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo (427 i voti favorevoli, 79 i contrari e 76 le astensioni). L'obiettivo è duplice: rendere più trasparenti gli annunci di lavoro e contrastare il divario retributivo tra generi. 

La parità di retribuzione per il medesimo lavoro è un tema ricorrente. In realtà saranno stabilita già dal Trattato di Roma del 1957, ma nei fatti la questione è molto differente. All'interno della Ue i dati variano da Paese a Paese. Gli ultimi raccolti sono del 2021 e dicono che la media in Europa è del 13%. Il divario più ampio è in Estonia con il 20,5%, in Austria con il 18,3%  e in Germania con il 17,9%, in Italia invece va un pochino meglio con il 5% (anche se dovrebbe essere 0). Il Paese europeo con il divario più basso è il Lussemburgo con lo 0,2%.

La situazione varia anche a seconda dei settori. In Italia la differenza più ampia è nel campo dello spettacolo, dove gli uomini guadagnano in media il 62% in più. Seguono le attività professionali con un gender pay gap del 23,9%, la finanza e le assicurazioni con il 23,7% e la sanità con il 21%. Ma ci sono anche settori in controtendenza: nell'attività mineraria, infatti, le donne guadagnano il 5,2% in più.

Stipendio dichiarato: cosa cambia per aziende e lavoratori

Ma in concreto cosa cambia con queste nuove norme di trasparenza? Lavoratori e lavoratrici avranno il diritto di ricevere informazioni dettagliate sullo stipendio sin dall'annuncio di ricerca di personale o comunque dal primo colloquio. L'azienda dovrà dichiarare anche i futuri aumenti e l'eventuale suddivisione di genere attuata.

Nei contratti sarà inoltre esclusa  la clausola che impedisce di divulgare la retribuzione, di chiedere informazioni sulla cifra del proprio stipendio e quello degli altri.

lo stipendio va dichiarato subito cosa cambia per lavoratori e aziende

In caso di violazione di questo obbligo, l'azienda rischia di dover pagare un risarcimento al lavoratore che si sente danneggiato.

I vantaggi

I vantaggi - oltre che su un piano di giustizia sociale - si stima che sarebbero molti: dalla riduzione della povertà relativa a uno stimolo all'economia, dall'incremento della base imponibile a un minor peso sui sistemi previdenziali. Secondo numerose stime - anche della Banca d'Italia - a ogni riduzione dell'1% del divario retributivo corrisponde un aumento dello 0,1% del Pil.

La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha salutato con grande entusiasmo il voto su questa norma:

Sono finiti i giorni in cui le persone venivano pagate meno solo per quello che erano. Oggi abbiamo fatto un salto di qualità verso l'uguaglianza, soprattutto per le donne, vincolando il principio della parità di retribuzione alla parità di lavoro. Un passo inclusivo a vantaggio di tutti: dipendenti, datori di lavoro e le nostre società”.

 

 

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