REGOLAMENTO IN VIGORE

L'Europa impone all'Italia un taglio del 7% dei consumi di luce e gas

Se non bastasse però si potrebbe arrivare ad abbassare la temperatura delle docce e a ridurre l'illuminazione a casa.

L'Europa impone all'Italia un taglio del 7%  dei consumi di luce e gas
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Ridurre i consumi di luce e gas. Non solo una buona pratica, ora è anche un obbligo. A fine luglio l'Europa  ha infatti fissato il traguardo della riduzione del consumo di gas del 15% da agosto 2022 a fine marzo 2023. All'Italia, però, è andata "meglio": per noi il tetto è fissato al 7%. E c'è chi si è mosso in anticipo.

L'Europa impone all'Italia un taglio del 7% dei consumi di luce e gas

Al momento non ci sono imposizioni effettive, ma tutto è lasciato nelle mani delle singole Amministrazioni locali, che possono scegliere in che modo procedere per risparmiare. Tra coloro che si sono mossi con maggiore decisione c'è Torino, che pur decidendo di mantenere invariati gli orari di accensione dell'illuminazione pubblica ha scelto di ridurre l'intensità. Ma sotto la Mole si guarda anche al futuro: per quest'inverno la richiesta è di ridurre di due gradi la temperatura negli uffici pubblici.

A Milano, invece, il sindaco Beppe Sala che chiesto agli esercizi commerciali di tenere le porte chiuse anche se provviste delle cosiddette "lame d'aria", i dispositivi che consentono di creare una sorta di barriera tra l'ambiente interno e quello esterno.

Chi invece ha già provveduto a emettere un'ordinanza in merito è il sindaco di Firenze Dario Nardella. Dall'1 agosto i negozi dove è in funzione l'impianto di aria condizionata non possono tenere aperte le porte, pena una multa da 25 a 500 euro.
A questo si aggiungono anche alcune raccomandazioni: stirare solo il necessario, azionare la lavatrice solo a pieno carico, tenere i termosifoni a 18-19 gradi.

Roma, invece, è al momento più indietro, ferma alla stretta sui riscaldamenti imposta dal Comune a metà aprile.

La campagna informativa

Per spiegare bene a tutti il perché di questa serie di provvedimenti (quelli già attivi e quelli che sicuramente arriveranno), il Governo ha in  programma una massiccia campagna pubblicitaria e di comunicazione, in collaborazione con l'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).

"Consumiamo l’energia in modo intelligente. Salva il pianeta, aiuta il Paese e fa risparmiare", sarà il messaggio che rimbomberà nelle nostre teste prossimamente.

La fase tre: docce fredde e luci spente... pure a casa

La campagna comunicativa è la fase 2 dell'operazione, ma c'è anche una fase 3, da avviare in caso non bastino gli interventi previsti sinora. E prevede la riduzione delle temperature dell'acqua delle docce e i consumi di luce in abitazioni e negozi. Una soluzione che sarebbe particolarmente invasiva e che per il momento il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha escluso con forza.

 

 

 

 

 

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