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Giro di vite su sicurezza sul lavoro: +40% controlli e interdizione dagli appalti fino a 5 anni per chi sgarra

Oggi il Cdm e l'incontro coi sindacati dopo la strage di Firenze: torna il penale per appalti e subappalti. Landini: "Serve discussione seria"

Giro di vite su sicurezza sul lavoro: +40% controlli e interdizione dagli appalti fino a 5 anni per chi sgarra
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In arrivo la stretta sul lavoro nero e le irregolarità negli appalti. Oggi, 26 febbraio 2024, il Consiglio dei ministri discute sulle norme sulla sicurezza, dopo l'incontro tra il governo e le parti sociali: sul tavolo c'è un inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le regole. Anche penali.

”Voglio capire che discussione è. Se è per dirci quello che hanno già deciso non funziona, serve una trattativa vera", ha rimarcato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, alla vigilia del vertice.

La strage al cantiere Esselunga di Firenze, in cui hanno perso la vita cinque lavoratori, ha riacceso con prepotenza l'attenzione politica sulla piaga degli incidenti sul lavoro.

Una strage silenziosa: ogni giorno, infatti, la cronaca rende conto di una serie di lavoratori che trovano la morte sul posto di lavoro. Il dramma fiorentino, così come quello di Brandizzo, ha però scosso le coscienze, facendo montare la rabbia nel Paese.

Sicurezza sul Lavoro: il tema oggi in Cdm

Secondo quanto si apprende, sul tavolo del Cdm odierno, c'è un provvedimento organico per "il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio", anche in relazione al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta, oltre "alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari".

Tra le misure allo studio: norma di coordinamento delle Procure della Repubblica sulle attività di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; inasprimento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare; ri-penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto (nel 2016 c'è stata la depenalizzazione - con il decreto legislativo n. 8/2016 - e da allora è prevista solo una sanzione amministrativa. L'intenzione del governo è quella di tornare indietro), subappalto e somministrazione illecita; interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro; sospensione e decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari; valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell'intero appalto.

L'incontro con i sindacati

In mattinata, al via l'incontro governo e sindacati a Palazzo Chigi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il governo è rappresentato dal Sottosegretario Alfredo Mantovano e dal ministro del Lavoro, Marina Calderone. Sono presenti i segretari generali di Cgil, Maurizio Landini, della Uil Pierpaolo Bombardieri e della Cisl, Luigi Sbarra. Sono presenti anche rappresentanti di Ugl, Cisal e Usb.

Le tensioni dopo la strage di Firenze

Nei giorni scorsi, alla vigilia dello sciopero nazionale di due ore proclamato da Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici, proprio a Firenze, per la giornata del 21 febbraio 2024, è montato un caso dopo il no all'introduzione di un nuovo reato di "omicidio sul lavoro", espresso durante il question time alla Camera, del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

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Carlo Nordio

Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, era tornato su un tema a lui caro:

"Chiediamo la patente a punti che certifica che le imprese che si mettono in gioco per avere gli appalti non hanno avuto incidenti, che rispettano le regole: se non è cosi non devono essere nella condizione di lavorare, fino al ritiro della patente, ma finora il governo non l'ha introdotta, è una richiesta che stiamo avanzando da anni".

Maurizio Landini

Nordio: "No reato di omicidio sul lavoro". Landini: "Patente per le imprese"

Nordio aveva chiarito le ragioni del suo "no" al reato di omicidio sul lavoro:

"Sarei anche abbastanza contrario dell'introduzione di un omicidio sul lavoro, perché abbiamo l'esperienza dell'omicidio stradale: è stata aumentata a dismisura la pena gli incidenti stradali, ma non sono affatto diminuiti, anzi sono aumentati".

E ancora:

"Esiste una circolare del Csm che dice che è sufficiente la creazione di gruppi di lavoro specializzati presso le singole procure. Io non credo che la creazione di una procura nazionale con compiti nazionali possa essere più efficace. Ammetto però che la frammentazione nelle procure più piccole dove non esistono questo gruppi specializzati possa sembrare insufficiente. Il nostro orientamento è quello intermedio: è quello di devolvere alle procure distrettuali questa competenza in modo da dare un indirizzo omogeneo nell'ambito di un distretto. È tutto oggetto di discussione".

Di converso, però il Governo aveva promesso più controlli e più sanzioni, una stretta contro chi non rispetta le regole sulla sicurezza e impiega in nero.

Conferenza stampa Giorgia Meloni
Premier Giorgia Meloni

La ministra del Lavoro Marina Calderone aveva assicurato che con le forze attuali quest’anno ci sarà il 40 per cento in più di ispezioni rispetto al 2023.

Ministra del Lavoro Calderone

Troppo fumo e poca sostanza secondo i sindacati, in piazza a Firenze il 21 febbraio, dopo la strage al cantiere Esselunga. Capofila della manifestazione Maurizio Landini.

"Chiediamo che si apra una trattativa seria, di annunci, di chiacchiere ne ho già sentite anche troppe", mentre il governo "è da luglio che non ci sta incontrando" ha tuonato il numero uno della Cgil. "Siamo convocati lunedì mattina - ha proseguito -, bene, si apra una trattativa, non sia il solito film dove ci tengono mezz'ora a Palazzo Chigi per poi fare quello che vogliono".

Il sindacalista era tornato su una proposta già avanzata:

"Il subappalto a cascata va cancellato, bisogna introdurre la patente a punti, bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione, bisogna aumentare le assunzioni agli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro e bisogna da questo punto di vista cancellare tutti quei sistemi che hanno portato addirittura a lavorare qui persone senza neanche il permesso di soggiorno. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini”.

Piazza infuocata a Firenze

A Firenze, si sono presentati in cinquemila davanti al cantiere dove il 16 febbraio 2024 sono morte cinque persone e rimaste ferite gravemente altre tre.

Soccorritori al lavoro nel luogo della strage

Lavoratori e sindacati, insieme a loro tanti cittadini comuni, uniti nel dire "basta morti sul lavoro". E' il tempo di insorgere.

I segretari nazionali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, dal palco hanno tuonato:

"E' il tempo di cambiare le norme sul lavoro". E poi ancora la Legge Bossi - Fini perché "non possono solo essere sfruttati i migranti, ma bisogna cancellare quelle leggi balorde che li mettono in condizione, sotto ricatto, di dover lavorare in certe condizioni. Altro che chiudere le frontiere, qui bisogna aprire gli occhi e colpire quelli che sfruttano le persone".

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