La ministra Santanchè dichiara guerra alle recensioni false: cosa prevede il Ddl su hotel e ristoranti
"Un passo importante per la tutela delle nostre imprese". Contrapposte le reazioni da parte delle associazioni categoria
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, passa ai fatti nella crociata contro le "recensioni false". Il 14 gennaio 2025, è stato approvato il primo disegno di legge annuale sulle Pmi, che introduce misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l'aggregazione, l'innovazione del sistema produttivo e l'accesso al credito.
"La giornata di oggi - ha commentato Santanchè - segna un passo importante per la tutela delle nostre imprese: è ufficialmente avviato l'esame preliminare del Ddl che introduce un regolamento per contrastare le recensioni false".
Santanchè dichiara guerra alle recensioni false
“La giornata di oggi segna un passo importante per la tutela delle nostre imprese: è ufficialmente avviato l’esame preliminare del Ddl che introduce un regolamento per contrastare le recensioni false. Diamo così prova di mantenere l’impegno assunto nel difendere il tessuto imprenditoriale del turismo italiano garantendo un mercato equo e trasparente. Le recensioni, che grazie a questo intervento normativo saranno effettivamente veritiere, sono fondamentali per il successo delle aziende e per la fiducia di consumatori e turisti, e quindi per la credibilità del Sistema Italia. Una misura con cui andiamo a proteggere il lavoro e l’impegno degli imprenditori che credono nel turismo come imprescindibile motore di sviluppo per la nostra Nazione”.
Queste le parole del ministro Daniela Santanchè a commento dell’esame preliminare del disegno di legge sulle Pmi affrontato oggi in Consiglio dei ministri.
L'obiettivo del provvedimento è duplice: garantire trasparenza nei giudizi espressi online e proteggere il lavoro di albergatori, ristoratori e operatori turistici, spesso danneggiati da recensioni non veritiere che possono compromettere la reputazione delle loro attività. “Diamo così prova di mantenere l’impegno assunto nel difendere il tessuto imprenditoriale del turismo italiano, garantendo un mercato equo e trasparente”, ha aggiunto la ministra.
Come funziona il Ddl contro le recensioni false
Il disegno di legge, contenuto nel capo IV del Ddl annuale sulle Pmi, stabilisce che solo i consumatori che possano dimostrare di aver effettivamente usufruito di un servizio o acquistato un prodotto potranno rilasciare una recensione online. Questo requisito, che punta a eliminare recensioni fasulle o pilotate, sarà accompagnato da una serie di regole specifiche:
- Recensioni dettagliate e tempestive: ogni giudizio dovrà essere chiaro, pertinente e pubblicato entro 15 giorni dall’utilizzo del servizio o dall’acquisto del prodotto.
- Diritto di replica delle aziende: le strutture recensite avranno la facoltà di rispondere pubblicamente ai commenti ricevuti e di richiedere la rimozione di recensioni false, ingannevoli o obsolete, ovvero pubblicate oltre due anni prima e relative a condizioni ormai superate.
Un altro aspetto cruciale riguarda il divieto assoluto di comprare o vendere recensioni, pratica spesso utilizzata per gonfiare la reputazione di aziende o prodotti in modo artificioso. Saranno inoltre vietate le recensioni che attribuiscono giudizi a servizi o prodotti diversi da quelli realmente forniti e qualsiasi forma di incentivo che possa influenzare il contenuto delle recensioni stesse.
Vigilanza e sanzioni: il ruolo delle autorità di controllo
La supervisione sull’applicazione delle nuove norme sarà affidata a due enti:
- Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni): avrà il compito di definire specifici codici di condotta per le piattaforme online e per tutti i soggetti coinvolti nella diffusione di recensioni. Questo garantirà maggiore trasparenza e identificherà modalità corrette per il contraddittorio tra aziende e recensori.
- Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato): vigilerà sul rispetto delle norme e potrà applicare sanzioni in caso di violazioni. Le disposizioni si applicheranno solo alle recensioni pubblicate dopo l’entrata in vigore della legge, escludendo quelle già presenti online.
Le reazioni delle associazioni di categoria
L’introduzione di questo disegno di legge ha suscitato reazioni contrastanti. Assoutenti ha accolto positivamente il provvedimento, ritenendo che qualsiasi misura in grado di aumentare la trasparenza sia un vantaggio per i consumatori. Tuttavia, ha anche evidenziato la necessità di regolamentare il mondo dei social network, dove influencer e micro-influencer pubblicano quotidianamente contenuti che spesso sembrano opinioni personali, ma nascondono accordi commerciali poco chiari.
“È fondamentale intervenire anche in questo ambito per offrire ai consumatori informazioni più trasparenti”, ha affermato l’associazione.
Di segno opposto il commento di Confesercenti, che ha definito il Ddl deludente rispetto alle aspettative:
“Ci attendevamo tanto, ci troviamo con pochissimo. Annunciata come un atto rivoluzionario, la prima legge annuale sulle PMI appare insufficiente a valorizzare efficacemente il sistema delle micro, piccole e medie imprese italiane. Dopo 14 anni dall’introduzione dello Statuto delle Imprese nel 2011, era lecito attendersi di più”.