La lussemburghese Forward you life fallisce: a rischio le polizze di 100mila italiani

Le polizze vita di almeno centomila italiani non valgono più nulla. Se ne vanno in fumo 300 milioni di euro. Sono numeri importanti  - e devastanti per chi ne he coinvolto direttamente - quelli del fallimento del gruppo assicurativo FWU Forward you life.

Forward you life fallisce: a rischio le polizze di 100mila italiani

La compagnia assicurativa ha informato nelle scorse ore che il piano di rientro è fallito e che l'impresa si trova al momento in liquidazione coatta. Situazione confermata anche dall'Autorità di vigilanza del Lussemburgo.

I guai della società - fondata in Germania nel 1983 da Manfred Dirrheimer come società di consulenza finanziaria e poi cresciuta nel ramo assicurativo, nel quale opera in Italia dal 2026 - sono esplosi a luglio 2024, quando le passività sono arrivate a un punto tale da non rispettare più i requisiti di solvibilità.

La situazione poi è rapidamente precipitata, sino all'1 dicembre 2024, quando il Tribunale di Monaco ha disposto l’apertura di una procedura di insolvenza nei confronti della Fwu Ag, la società madre dell’impresa.

L'orologio ha corso veloce e il tentativo di salvataggio del commissario Yann Baden - che avrebbe dovuto colmare le voragini finanziarie entro il 19 gennaio 2025 - è naufragato.

Cosa succede ora ai clienti?

Da luglio 2024 la compagnia non poteva sottoscrivere nuovi contratti. Già da qualche mese, dunque, sui clienti della società lussemburghese pendeva la spada di Damocle della liquidazione, che ora potrebbe avere effetti pesantissimi sui conti degli utenti.

Con la procedura di liquidazione, infatti, le polizze rimangono congelate e impossibili da riscattare. E tra i clienti serpeggia la paura di perdere tutto o gran parte del capitale investito, come emerge dalle recensioni sui social, dove vari utenti raccontano la loro situazione e chiedono consigli su come muoversi.

Cosa fare

La domanda che si pongono in tanti ora è "cosa fare?". Sulla vicenda sono intervenute anche alcune associazioni di tutela dei consumatori, che naturalmente invitano a sospendere il pagamento dei premi, premurandosi comunque di inviare una comunicazione scritta e ufficiale alla compagnia.

Per il risarcimento (eventuale) i tempi potrebbero essere lunghissimi e incerti. Bisognerà soprattutto capire la posizione dei clienti rispetto agli altri creditori della società. Ad ogni modo, pensare di recuperare l'intero capitale investito appare oggi utopistico.