La lotteria degli scontrini cambia e darà premi istantanei: come funziona
Il progetto è trasformarla in una sorta di "Gratta e vinci" per attrarre più utenti. Sinora infatti è stata un flop.
Che il primo tentativo sia stato un clamoroso flop è fuori di dubbio. La lotteria degli scontrini non ha prodotto il risultato sperato, che era quello di contrastare l'evasione fiscale spingendo soprattutto i commercianti a installare i Pos e a emettere le ricevute fiscali. Ma per il Governo l'idea è valida e dunque ci riprova, cambiando un po' le norme.
Lotteria degli scontrini: come cambia
La lotteria degli scontrini aveva un meccanismo complesso, con estrazioni successive, che non invogliavano certo il cliente ad aspettare e controllare se aveva vinto. E così il Governo ha deciso di modificare questa parte dell'iniziativa. Lo ha spiegato il sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle Finanze Federico Freni: l'idea è rendere la lotteria istantanea, scoprendo dunque in tempo reale se si è vinto.
"Si tratta di una norma già scritta, concordata, su cui non c'è alcun problema politico, che verrà inserita nel primo provvedimento legislativo utile che può essere il dl semplificazione: si tratta di una misura essenziale"
Le novità
La mancata presenza di specifiche sulla lotteria degli scontrini nell'ultimo decreto legato al Pnrr aveva fatto pensare a un'abolizione. Invece non sarà così. Cambierà il meccanismo, più simile a un Gratta e vinci che a una lotteria tradizionale.
Servirà comunque registrarsi tramite il proprio codice fiscale, presso il sito dell'Agenzia delle Entrate per avere il proprio codice e bisognerà effettuare gli acquisti con carta.
Finora un flop
La lotteria degli scontrini, entrata in vigore il primo febbraio del 2021, sembra invece non aver sortito grande interesse tra i contribuenti e i consumatori. Come riporta la Cgia di Mestre, stando ai dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, se a marzo del 2021 gli scontrini mensili associati alla lotteria avevano sfiorato il picco massimo di 25 mila unità, successivamente c’è stata una costante contrazione; lo scorso autunno il numero mensile è sceso poco sopra le 5 mila unità. Si segnala che solo di alimentari e bevande analcoliche, le famiglie nel 2020 hanno realizzato acquisti mensili per 12 miliardi di euro.