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Passo indietro
Iva raddoppiata su assorbenti e prodotti per l'infanzia
Dopo meno di un anno dietrofront del Governo, che torna al 10% di imposte su prodotti per donne e famiglie
Tra gli aspetti della Manovra di Bilancio varata dal Consiglio dei ministri (e che passerà al vaglio delle Camere entro la fine della settimana) uno dei punti più contestati sarà certamente questo: il raddoppio dell'Iva su assorbenti e prodotti per l'infanzia.
Assorbenti e prodotti per l'infanzia: Iva raddoppiata
L'intervento sulla tampon tax, sollecitato da tempo da più parti, era stato fatto dal Governo Draghi, che aveva a suo tempo tagliato di netto l'Iva, facendola passare dal 22 al 10%. Sino ad allora infatti gli assorbenti femminili erano considerati beni ordinari. Poi l'Esecutivo di Centrodestra aveva tagliato ancora l'imposta, passando al 5%. Ora la marcia indietro che riporta l'Italia in vetta alla "classifica" dei Paesi con le imposte più alte su questi prodotti (ce ne sono alcuni dove addirittura non si pagano tasse...).
La curiosa giustificazione della premier Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha giustificato così la decisione del Governo:
"Purtroppo il taglio dell'Iva è stato nella stragrande maggioranza dei casi assorbito da aumenti di prezzo e quindi non penso che valga la pena di rinnovare la misura".
Una giustificazione che lascia un pochino perplessi: così facendo i consumatori dovranno sobbarcarsi sia l'aumento dei prezzi che quello dell'Iva... Parliamo di pochi euro, per la carità, ma dato che questo Governo più di altri ha sempre dichiarato di voler sostenere le donne e le politiche di incentivazione alla natalità ci si sarebbe legittimamente aspettati altro, dopo che era stato proprio questo Esecutivo a ridurre ulteriormente l'Iva.
Intanto arrivano già le prime proteste da parte delle associazioni dei consumatori che accusano l'esecutivo di rinunciare a un intervento sui prezzi di beni ritenuti fondamentali per le famiglie e le donne.
