Mancanza di cultura finanziaria

Italiani sempre più indebitati: chiesti prestiti per regali di Natale e acquisti nel Black Friday

Questo comportamento non fa altro che spingere alcune frange (sempre più nutrite) in un tunnel di debiti e interessi crescenti, dal quale sarà poi difficile uscire

Italiani sempre più indebitati: chiesti prestiti per regali di Natale e acquisti nel Black Friday
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La situazione economica attuale non è delle più felici: l'inflazione galoppa, le bollette sono salate (anche se le previsioni lasciano intravedere un possibile miglioramento già da febbraio 2023), il costo delle materie prime e dell'energia è schizzato alle stelle e il clima di incertezza lede l'economia. Soprattutto con lo spettro della recessione. A ciò si aggiunge il fatto che si arriva da due anni di pandemia, con tutti gli strascichi psicologici e a livello di impresa, che ne sono derivati.

In questo quadro si assiste al dilagare di un fenomeno sociologico particolare: sono sempre di più gli italiani che ricorrono ai piccoli prestiti per concedersi benefits che potremmo definire non legati alla primaria sopravvivenza come i regali di Natali, gli acquisti del Black Friday o le vacanze. Mentre un'altra fetta di cittadini utilizza il denaro chiesto in prestito per far fronte ai rincari, soprattutto al caro bollette. Ed in questo caso ci si trova nell'ambito della sopravvivenza.

Se negli scorsi decenni le famiglie ricorrevano all'indebitamento per l'acquisto della casa o della macchina, due risorse irrinunciabili, negli ultimi anni emerge il trend del microprestito per finalità anche ludiche e ricreative.

Italiani hanno chiesto prestiti per regali di Natale e Black Friday

Per l'università popolare di Milano più di dieci milioni di italiani, pari al 18% del totale, avrebbero chiesto prestiti dai mille ai tremila euro al fine di completare i propri acquisti: il 38% ha detto che lo avrebbe utilizzato principalmente per fare acquisti nel Black Friday e Natale e per la spesa alimentare durante le festività, il 27% per poter programmare un viaggio, il 15% per sostenere delle spese impreviste, l’8% per pagare rate accumulate in precedenza, mentre un 12% ha preferito non rispondere.

Per Coldiretti gli italiani durante le feste avrebbero speso circa 7 miliardi, 106 euro la media a famiglia. Come segnalato dall’Ocse, la capacità di risparmio medio sui redditi in Italia sta calando.

Il quadro, come emerge dalle risposte, è proteiforme: si ricorre ai piccoli prestiti sia per fronteggiare necessità urgenti come quelle alimentari e le bollette, ma anche per togliersi degli sfizi. Il rischio di sovraindebitamento, infatti, è tutt'altro che trascurabile. Emerge un grave problema di mancanza di cultura finanziaria nel nostro Paese.

Questo comportamento non fa altro che spingere alcune frange (sempre più nutrite) in un tunnel di debiti e interessi crescenti, dal quale sarà poi difficile uscire.

Vacanze 2022: boom di microprestiti

Illuminante quanto avvenuto nell'estate 2022, dove la voglia di andare in vacanza dopo due anni di limitazioni - mista all’aumento dei prezzi generalizzato - ha creato una bomba a orologeria. 160 milioni di euro è il valore dei prestiti personali erogati nel primo semestre dell'anno appena passato per far fronte a spese legate ai viaggi, +96% rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it.

Dall’analisi di un campione di oltre 70mila domande di finanziamento, è emerso che la cifra media desiderata è di 5.597 euro da restituire in 52 rate, ovvero in poco più di 4 anni. Sono soprattutto i giovani a fare richiesta di credito, un dato legato anche alla ripresa dei matrimoni e quindi ai viaggi di nozze. Se chi si rivolge a una società di credito in Italia ha mediamente 41 anni, quando si parla di prestiti per le vacanze si scende a 36 anni, un valore su cui pesano gli under 30, che oggi rappresentano circa il 35%. Nel 75% dei casi a presentare domanda è un uomo, mentre se si analizza la posizione lavorativa emerge che il 72% delle richieste arriva da un lavoratore dipendente a tempo indeterminato.

Le contraddizioni di un Paese

E se, da un lato, il fenomeno dell'italiano che chiede prestiti per vacanze, regali e articoli tecnologici è documentato dai numeri in crescita; dall'altro c'è un esercito di connazionali che sceglie la direzione opposta.

Molte persone, stritolate dal "caro vita" corrono ai ripari puntando sempre più sull’essenziale: cibo e salute in primis. Il 45% conta di spendere di più per le bollette e il 32% per cibo e bevande, tagliando le spese per ristoranti, outdoor, viaggi e cultura. Chi deve cambiare gli elettrodomestici più vecchi lo farà (29%) mentre si tenderà a rinviare l’acquisto della nuova auto (35%). La casa continua a essere una priorità: il 67% pensa di ristrutturare la propria abitazione. Sono le tendenze che emergono da due indagini dell’Ufficio Studi Coop condotte a dicembre 2022, la prima su un campione rappresentativo della popolazione italiana e la seconda sulla community di esperti del portale italiani.coop.
Questo porterà a una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie nella grande distribuzione con ovvie ricadute sulla redditività delle imprese industriali e, soprattutto, distributive con conseguente calo degli investimenti e ricadute anche sul fronte occupazionale.
Due facce della stessa medaglia, due modi differenti di affrontare il periodo di ristrettezze. In entrambi i casi potenzialmente pericolosi: anche "bloccare" l'economia, infatti, non può che avere ricadute disastrose a livello sociale e di occupazione.
Questa analisi suggerisce quanto nel nostro Paese manchi una cultura base a livello finanziario, tema che - forse - andrebbe approfondito adeguatamente a partire dalla scuola.
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