Inflazione shock, balzo all'8,6% in Europa, Italia all'8% le famiglie tirano la cinghia
Le conseguenze sul carrello della spesa e i super rincari su energia, carburante e vacanze. Cosa faranno il Governo italiano e la Banca centrale europea.
Inflazione shock, balzo all'8,6% in Europa, mentre l'Italia si attesta all'8%. Dal gennaio 1986 non si registravano dei picchi di queste proporzioni.
L'Europa e la Banca Centrale pensano a correttivi e soluzioni, ma intanto si vedono e si sentono le conseguenze nel carrello della spesa degli italiani e nei loro portafogli.
Inflazione continua a correre, la "foto" dell'Europa
L'inflazione (quando si registra un rincaro di ampia portata, che non si limita a singole voci di spesa, quando si riduce il valore della moneta nel tempo) continua dunque la sua corsa rispetto all'8,1% segnato ad aprile.
L'Italia come detto è attestata all'8%, mentre la "fotografia" dell'Europa è a tinte in chiaroscuro: male in Spagna va ancora peggio, con l’indice dei prezzi in rialzo al 10%, mentre in Grecia è addirittura al 12%. "Tiene botta" la Francia (+6,5%), mentre sorride solo la Germania dove l’indice è sceso di mezzo punto: oggi al 7,6% rispetto al 7,9% di maggio.
Balzo dell'inflazione, la situazione in Italia
Dunque, il report sul mese di giugno appena, appena lasciato alle nostre spalle, non ha portato buone notizie. L'inflazione ha accelerato ancora, arrivando a un livello (8%) che non si registrava da gennaio 1986, quando fu pari a 8,2% secondo le indagini dell'Istat.
Un balzo shock perché a maggio era al 6,8%, mentre l'indice dei prezzi al consumo registra un aumento anche su base mensile, dell'1,2%.
Inflazione da record, le conseguenze nei portafogli
Le conseguenze dell'inflazione stanno ricadendo sui rincari dei beni energetici (+48,7%) e sul carburante (+39,9%).
Con le vacanze ormai alle porte (in molti sono già partiti per le loro mete turistiche), il trauma dell'inflazione record si sta facendo sentire anche sui costi dei biglietti aerei (+90,4%) e hotel o Bed and Breakfast (+18,1% annuo e + 5,8% da maggio).
Preoccupazioni, infine, ma non certo da ultimo per il carrello della spesa che segna un +8,3%. Anche in questo caso si tratta del balzo più consistente da 36 anni e a maggio l'incremento era stato del 6,7%.
La risposta degli italiani: riduzione dei consumi e prodotti a basso costo
Secondo un'indagine di Federdistribuzione, di fronte a questo balzo dell'inflazione nove italiani su dieci prevedono di attuare qualche strategia per ridurne l'impatto del caro-prezzi sulle proprie tasche.
Logico che la prima "contromisura" sarà la riduzione dei consumi. Secondo l'associazione oltre un terzo degli iteliani (32%) non è disposto a pagare di più per l'acquisto di prodotti di qualità a fronte di un aumento superiore al 5% del loro prezzo.
E per questo ora molte famiglie si "butteranno" ulteriormente sui prodotti low-cost come ormai già da qualche mese viene segnalato dalle associazioni di categoria e dall'Istat.
Le strategie di finanza e politica
Intanto il premier Mario Draghi ha annunciato che settimana prossima incontrerà le parti sociali, mentre il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha osservato:
"L'inflazione picchia duro, in modo fortissimo nei settori del lavoro povero. Dobbiamo assolutamente cercare di dare una risposta".
In questo senso infatti le preoccupazioni maggiori riguardano i redditi più bassi e i milioni di lavoratori che aspettano il rinnovo del contratto.
Cosa pensa di fare la Banca centrale europea
Anche la Bce, la Banca centrale europea cercherà di correre ai ripari: la Bce pensa a rialzi dei tassi d'interesse più corposi, da 50 punti base già in luglio, mentre a settembre potrebbe essere di 75 punti base.
Nel frattempo, la presidente Christine Lagarde ha assicurato che il percorso di normalizzazione della politica monetaria sarà contraddistinto da flessibilità, gradualità e, soprattutto, pragmatismo