Incentivi auto elettriche finiti troppo in fretta online, la Fiat chiede di indagare: "Qualcosa non torna"
Il ministero del Made in Italy diffonde una nota mirata a garantire l'ortodossia dell'operazione. Sospetti intorno alle società di noleggio
Come è possibile che sia accaduto in così poche ore? L’annuncio dell'esaurimento dei fondi per le auto 100% elettriche dall’apertura delle prenotazioni (la piattaforma per prenotare gli Ecobonus viene gestita da Invitalia per conto del ministero delle Imprese e del Made in Italy) lascia perplessi gli osservatori. Fra i primi ad esprimere dubbi il presidente di Federauto, Massimo Artusi. Sulla medesima linea l'amministratore delegato di Fiat/Stellantis Carlos Tavares.
Il ministero del Made in Italy diffonde una nota di precisazione, mirata a garantire l'ortodossia dell'operazione; ma i sospetti si annidano intorno alle società di noleggio.
Incentivi auto elettriche "bruciati" in poche ore
In circa nove ore, lunedì 3 giugno 2024, la corsa per assicurarsi gli incentivi previsti dallo Stato per l’acquisto di auto non inquinanti e rinnovare il parco circolante rottamando le vecchie auto ha registrato un tutto esaurito e dei 710 milioni di euro totali, gli oltre 200 previsti per le auto elettriche sono già finiti.
Nel coro di voci che si sono fatte sentire sul tema, spiccano quelle delle associazioni di categoria, con l'Unrae che ha parlato di "situazione imbarazzante" e Federauto che ha espresso "forti perplessità" sul rapido esaurimento delle risorse. Una posizione simile a quella espressa da Carlos Tavares, ceo di Stellantis, che parlando dallo stabilimento di Melfi ha descritto lo scenario che si è delineato nei termini di un "fenomeno anomalo":
"E' successo qualcosa di strano, siamo rimasti sorpresi anche noi. Chi di dovere sta indagando. Stiamo cercando di capire che cosa abbia scatenato questo fenomeno anomalo, ma al momento non abbiamo nessun tipo di indicazione certa per dare una spiegazione a quanto è successo".
La replica del ministro Adolfo Urso
A stretto giro una nota tesa a far chiarezza del ministero del Made in Italy:
"In seguito alla domanda straordinaria alle prenotazioni per gli incentivi dell'Ecobonus 2024 relativi all'acquisto di auto elettriche (0-20 g/km CO2), che ha portato in meno di nove ore all'esaurimento degli oltre 200 milioni di euro stanziati, il Mimit ha attivato delle prime verifiche, di natura ordinaria, da cui non sono emerse anomalie significative".
All'indomani della corsa alle agevolazioni, il dicastero di via Veneto ha diffuso anche alcune cifre preliminari sulla struttura della domanda: "Il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario, mentre il restante 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine. Valori pienamente in linea", si osserva, "con le dinamiche del mercato".
Il Mimit aggiunge un dato ulteriore, relativo alla percentuale di veicoli che saranno rottamati dai richiedenti, "che si attesta a circa il 40% delle prenotazioni. I casi potenzialmente anomali" conclude Urso, "si attestano intorno al 5%, dato fisiologico e in linea rispetto al passato, su cui il Mimit, conclusi i controlli, procederà ove opportuno con le dovute procedure di contestazione".
Il nodo dei noleggiatori
Federauto ha, inoltre, ipotizzato che si sia andati fuori strada rispetto agli autentici destinatari del provvedimento, ovvero i cittadini da avvicinare alla transizione green.
Ci si concentra, infatti, sulla tipologia di acquirente, che - secondo le regole - può essere una persona fisica o una giuridica. Nel primo caso servono le generalità dell’acquirente quando lo stesso è un privato: ad ogni prenotazione deve in qualche modo corrispondere un nominativo. Nel secondo caso basta il nome dell’azienda che acquista l’auto e che sarà sempre la stessa se è una società di noleggio a lungo termine che "per mestiere" compra tante auto, se le intesta e le commercializza come servizio.
Molti analisti sospettato che queste società si siano organizzate per il click day, portandosi a casa una fetta consistente degli incentivi, senza un reale impegno, se non quello di completare la pratica entro 270 giorni. La nota del ministero, effettivamente, conferma che il 38% dei beneficiari è stato costituito da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine.
A gennaio 2024, quando il ministro Urso aveva annunciato l'importante agevolazione, ne aveva chiarito gli obiettivi (e i beneficiari) principali:
"Favorire i redditi più bassi, offrendo loro un incremento del 25% negli incentivi. Garantire che l'80% degli incentivi vada a veicoli di produzione nazionale, invertendo la tendenza del 2022. Rinnovare il parco auto italiano, sostenere le famiglie meno abbienti (con un bonus extra del 25% per Isee sotto i 30.000 euro) e promuovere l'acquisto di auto prodotte in Italia."