In Italia la metà dei lavoratori è ancora in attesa del rinnovo del contratto nazionale
In attesa di rinnovi, la percentuale di dipendenti con Ccnl attivo è destinata a scendere sino al 41% ad aprile 2025
Nel suo focus sui salari degli italiani, che nel 2024 sono aumentati del 3,1% (per la prima volta in due anni), l'Istat si è soffermata anche sui contratti nazionali presenti in Italia.
Quanti contratti nazionali sono attivi in Italia
A oggi considerato che nel terzo trimestre del 2024 sono stati rinnovati i Ccnl dei servizi portuali e del settore tessile - risultano attivi 47 contratti nazionali di lavoro in Italia.
Nel corso dell'anno appena concluso sono stati recepiti 17 contratti: uno nell’agricoltura, cinque nell’industria e 11 nei servizi privati, coinvolgendo complessivamente circa 4 milioni di lavoratori dipendenti e un monte retributivo pari al 28,3% del totale.
In totale, dunque, a oggi possono contare su un Ccnl in vigore circa 6,4 milioni di lavoratori dipendenti, che corrispondono al 49,2% del totale e al 47,3% del monte retributivo complessivo.
I Ccnl in scadenza
Il numero - a meno di accordi da sottoscrivere a breve - è destinato però a scendere. Nel primo semestre del 2025 - in assenza di rinnovi - si arriverebbe al 41,1% ad aprile 2025
Un dipendente sue due è in attesa del rinnovo
A dicembre 2024, dunque, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 50,8% del totale, dato in calo rispetto a dicembre 2023 (51,5%).
I lavoratori con il contratto scaduto hanno, in media, un’attesa di 21,7 mesi (un anno fa era di 35,4 mesi di dicembre 2023).
Nel settore privato, la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 37,1%, anch’essa invariata rispetto al mese precedente e in diminuzione rispetto a dicembre 2023 (38,0%). I mesi di attesa per i dipendenti con il contratto scaduto sono 10,9, e scendono a 4,1 mesi se calcolati su tutti i dipendenti del settore.