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Il nuovo ad di Stellantis ha scelto con sé altri tre manager italiani: chi sono

Per Antonio Filosa la sfida sarà duplice: difendere la redditività in Nord America e rilanciare la competitività europea

Il nuovo ad di Stellantis ha scelto con sé altri tre manager italiani: chi sono
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Antonio Filosa ha inaugurato ufficialmente la sua guida di Stellantis lunedì 23 giugno, segnando la chiusura dell’era Tavares e l’apertura di un nuovo capitolo per il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA.

Ad attirare subito l’attenzione è stata l’impronta fortemente italiana del nuovo vertice. Filosa ha scelto di affiancarsi a tre manager connazionali, assegnando loro ruoli chiave nella nuova organizzazione del gruppo. Un chiaro segnale di discontinuità con l’era precedente, ma anche un richiamo alla tradizione marchionniana che valorizzava il merito interno e le competenze radicate nei brand storici del gruppo.

Chi sono i tre italiani scelti da Filosa

I nomi sono quelli di Emanuele Cappellano, Davide Mele e Monica Genovese, tutti dirigenti già presenti all’interno del gruppo Stellantis e ora promossi ai vertici della nuova struttura operativa.

Emanuele Cappellano

Emanuele Cappellano guiderà il Sud America e la business unit Stellantis Pro One, dedicata ai veicoli commerciali. Quest’ultima è un tassello centrale nella strategia di crescita e redditività futura del gruppo.

David Mele

Davide Mele assumerà la responsabilità della pianificazione di prodotto, un ruolo cruciale in un momento in cui Stellantis deve affrontare una delicata transizione verso l’elettrico, definendo piattaforme e modelli competitivi sia in Europa che sui mercati globali.

Monica Genovese

Monica Genovese sarà a capo della funzione acquisti, una posizione strategica in un’epoca segnata da crisi delle forniture e tensioni nelle filiere globali. Il suo compito sarà garantire continuità ed efficienza in un ambito chiave per la competitività industriale.

Un team costruito dall’interno

Il nuovo Leadership Team annunciato da Filosa è interamente composto da figure interne all’azienda, una scelta che richiama lo stile manageriale di Sergio Marchionne, di cui Filosa è stato l’ultimo dirigente nominato.

"Abbiamo scelto leader che conoscono profondamente le nostre persone, i nostri marchi, i nostri clienti", ha spiegato il neo-ceo, sottolineando l’importanza di una visione globale combinata a una forte cultura imprenditoriale.

Antonio Filosa

Nel team sono stati confermati Doug Ostermann come Chief Financial Officer (che ora assumerà anche la responsabilità di fusioni, acquisizioni e joint venture) e Ned Curic alla guida della tecnologia e dell’ingegneria. Jean-Philippe Imparato continuerà a gestire l’Europa, ora inclusiva anche del marchio Maserati.

Oltre a ricoprire la carica di CEO, Filosa ha deciso di mantenere direttamente anche la guida dell’area Nord America, il mercato più redditizio per Stellantis. Una scelta non casuale, in un momento in cui il gruppo deve fronteggiare un rallentamento dei profitti in questa regione e affrontare un contesto competitivo sempre più condizionato da politiche protezionistiche e sussidi federali all’elettrico.

Addii eccellenti e tensioni sindacali

L’ingresso della nuova squadra è coinciso anche con alcune uscite significative. Spicca l’addio di Maxime Picat, fino a ieri responsabile globale degli acquisti e considerato uno dei candidati interni per il ruolo di CEO. Picat, oggi in corsa per la successione di De Meo in Renault, lascia insieme a Beatrice Foucher, altra figura storica del gruppo.

Sul fronte interno, non mancano le tensioni. A Torino, la decisione di produrre la nuova city car “Grande Panda” in Serbia anziché in Piemonte ha scatenato la reazione dei sindacati, che chiedono di riportare a Mirafiori la produzione della Fiat Tipo, vista come una possibile occasione di rilancio industriale per lo stabilimento torinese.

Un futuro ancora incerto

Il mercato osserva con attenzione la nuova gestione. Il titolo Stellantis ha aperto il 23 giugno in forte calo a Piazza Affari (-5,7%), per poi ridurre le perdite nel corso della giornata. Gli analisti attendono segnali concreti sui piani industriali e sugli obiettivi di medio termine.

Per Antonio Filosa, che opererà principalmente da Detroit, la sfida sarà duplice: difendere la redditività in Nord America e rilanciare la competitività europea, soprattutto nei segmenti elettrici dove la concorrenza asiatica incalza, nonostante i dazi europei.

Il suo vero banco di prova sarà trasformare questa visione — centrata su meritocrazia, conoscenza interna e imprenditorialità — in risultati solidi e duraturi. La partita per Stellantis è appena cominciata. E, con essa, una nuova stagione anche per il management italiano dell’automotive.

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