Che vergogna

I 38 ex parlamentari che continuano a viaggiare gratis (a nostre spese) sui treni ad alta velocità

Trenta di loro sono stati eletti con il Movimento Cinque Stelle. Uno era pure un no Tav...

I 38 ex parlamentari che continuano a viaggiare gratis (a nostre spese) sui treni ad alta velocità
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Trentotto ex parlamentari viaggiano ancora gratis (o lo hanno fatto) sui treni ad alta velocità. Il tutto a spese nostre. Una vicenda scandalosa, svelata dal quotidiano Il Foglio, che racconta l'ennesimo episodio legato alla cosiddetta "casta". E la cosa più sconvolgente è che la maggior parte degli "scrocconi" sono tra coloro che sono andati in Parlamento proprio al grido di "abbattiamo i privilegi".

Chi sono gli ex parlamentari che viaggiano ancora gratis in treno

Ma come è possibile? I parlamentari tra i vari benefit di cui fruiscono possono anche contare su carnet di biglietti omaggio per i treni ad alta velocità (Trenitalia e Italo). Tra luglio e ottobre 38 di loro - capito che la legislatura stava per finire e che non sarebbero stati rieletti - hanno fatto una vera e propria corsa contro il tempo per accaparrarsi i biglietti omaggio, validi per sei mesi.

Il valore complessivo dei biglietti sarebbe di 82.520 euro, dei quali circa 50.000 euro presi a ottobre, quando oramai il tempo stringeva e si capiva che il Governo Draghi sarebbe andato a gambe all'aria.

I nomi non ci sono, ma si conosce l'appartenenza, ed è quello che sconvolge di più. Trenta su 38 sono infatti appartenenti o ex del Movimento Cinque Stelle. Sì, avete capito bene. Proprio loro, che volevano "abbattere i privilegi della casta" e "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno". Ma si sa che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e di fronte alla possibilità di ottenere dei privilegi è difficile per tutti dire di no.  Tra questi, dieci erano rimasti nei ranghi pentastellati, dieci con Luigi Di Maio e dieci nel gruppo misto.

A rendere ancora più grottesca la vicenda è che qualcuno di questi era pure un no Tav... Si tratta di un onorevole piemontese che dal 20 luglio, quando si è dimesso Mario Draghi, ha fatto incetta di biglietti:  13.956 euro di carnet (7.267,5 a luglio, 2.047,5 ad agosto, 1.365 a settembre 3.276 a ottobre). Impensabile che li abbia peraltro usati tutti...

Oltre a loro, ci sono anche quattro ex parlamentari di Italia Viva, due della Lega, uno del Pd e uno di Fratelli d'Italia. Come dire, i privilegi sono bipartisan...

 Il richiamo della Camera

La vicenda, però, non è sfuggita ai controlli degli uffici della Camera dei deputati, che ha chiamato a uno a uno gli ex parlamentari ricordando loro che non hanno più il diritto a viaggiare gratis con quei carnet di biglietti. Qualcuno ha fatto marcia indietro, restituendo i tagliandi, altri invece hanno fatto orecchie da mercante e continuano a usarli.

Anche perché per usufruirne non serve esibire alcuna tessera che attesti l'effettiva presenza in Parlamento, ma basta soltanto fornire il codice per viaggiare gratis. O meglio, a nostre spese. Alla faccia di tutti i pendolari che tirano la cinghia per pagarsi l'abbonamento...

 

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