L'intervista

Gruppo BCC Iccrea, presentato il piano triennale per sostenere Pmi e famiglie

Progetto presentato dal responsabile dell’Area Nord Ovest Domenico Borella. Il Gruppo ha raggiunto un utile netto pari a 461 milioni di euro, in crescita rispetto ai 202 milioni del 2020.

Gruppo BCC Iccrea, presentato il piano triennale per sostenere Pmi e famiglie
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Il Gruppo BCC Iccrea si conferma la quarta realtà bancaria in Italia per attivi. Al 31 dicembre scorso infatti il totale dell’attivo consolidato si è attestato a 179 miliardi di euro, in aumento di 9,7 miliardi rispetto all’anno precedente, pari al 5,7% in più. Inoltre ha raggiunto un utile netto di esercizio pari a 461 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 202 milioni del 2020.

Gruppo BCC Iccrea, presentato il piano triennale per sostenere Pmi e famiglie

"Il 2021 è stato un anno speciale. Malgrado le difficoltà macroeconomiche e gli esami presentati dalla BCE, il Gruppo ha dimostrato la sua compattezza e solidità e ha mantenuto fede agli impegni – ha commentato Domenico Borella, responsabile Atm Nord Ovest del Gruppo BCC Iccrea che comprende Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta – Un ottimo risultato che ci permette di programmare il prossimo triennio con obiettivi ambiziosi. Stavamo cercando di affrontare il post pandemia ed è arrivata la guerra: il nostro obiettivo resta assistere la clientela e sostenere il territorio con la conoscenza che le singole BCC hanno".

A livello nazionale il Gruppo BCC Iccrea si compone infatti di 120 banche di credito cooperativo, di cui 23 operative nella sola Lombardia. Una presenza capillare in più di 1.700 Comuni italiani grazie a 2.500 sportelli di cui ben 508 in Lombardia. Un dato peculiare è certamente che in 93 Comuni lombardi (il 23% di quelli bancarizzati), il Gruppo è l’unica presenza bancaria.

"Le BCC locali hanno delegato alla capogruppo le funzioni di controllo e coordinamento ma la nostra forza restano le peculiarità locali e le esigenze dei vari territori in cui siamo presenti a cui sappiamo rispondere per il know how delle singole banche di credito cooperativo – sottolinea Borella – In quest’ottica il Piano industriale 2022/24 prevede per il prossimo triennio una crescita dei finanziamenti netti del Gruppo nell’Area Nord Ovest di 1,1 miliardi di euro, andando a toccare la quota complessiva di 22,8 miliardi complessivi. Le risorse per i territori ci sono e il Gruppo andrà a rispondere alle singole esigenze dei territori offrendo innovazione nei prodotti e nei servizi".

Il Piano industriale stima una crescita della raccolta indiretta (che contempla risparmio gestito e amministrato) di 3,7 miliardi di euro entro il 2024, raggiungendo i 23 miliardi complessivi. Inoltre è prevista in Lombardia una progressiva crescita dei volumi dei finanziamenti netti alla clientela, arrivando a 17,6 miliardi di euro, con un aumento del 3,3%.

"Le piccole e medie imprese in cui abbiamo sempre creduto e con le quali siamo cresciuti così come le famiglie sono la nostra clientela di riferimento – precisa il responsabile dell’Area Nord Ovest – Non a caso, anche in questi complessi due anni, abbiamo supportato famiglie e aziende con finanziamenti e mutui. Le famiglie hanno risparmiato e vista l’incertezza del periodo non hanno investito mantenendo il denaro sui conti correnti ma d’altra parte, dati i tassi positivi, in molti hanno acceso un mutuo per poter acquistare la prima casa".

Non solo l’acquisto ma anche la ristrutturazione sfruttando la possibilità del Superbonus 110%.

"Il mercato immobiliare ha trainato la ripresa economica e come Gruppo BCC Iccrea abbiamo dato la possibilità alle singole banche di credito cooperativo di fare passaggi di crediti d’imposta tra realtà che avevano già raggiunto il plafond massimo e coloro che invece potevano ancora assorbirlo".

Il Gruppo è in crescita, guarda alle innovazioni tecnologiche ed è pronto a fare nuovi investimenti per migliore sempre di più l’offerta dei servizi digitali ma non dimentica il legame e la presenza fisica sul territorio.

"Per quel che riguarda gli sportelli c’è la necessità di razionalizzare e diventare più efficienti - conclude Borella - Alcuni diventeranno digitali, altri avranno il personale da remoto, altri ancora si sposteranno per seguire i flussi della clientela ma la visione per il futuro è quella di mantenere il credito cooperativo nei territori di riferimento".

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