Gp di Monza, perdite per 15 milioni: se va avanti così... muore
Pochi spettatori (46mila) a fronte di costi di gestione altissimi. Comune, Sias e Aci chiedono l'aiuto dello Stato per l'edizione del centenario.
Il Gp di Monza è un appuntamento storico, amato da tutti gli appassionati di Formula Uno non soltanto della zona. E' un evento che ha fatto - e continua a fare - la storia del Circus e che nel 2022 festeggerà il centenario. Ma dai protagonisti arriva un allarme: se si va avanti di questo passo si rischia di chiudere...
Gp di Monza 2021: perdite per 15 milioni di euro
L'edizione 2021 ha fatto segnare numeri piuttosto ridotti. Nella tre giorni del Gp il totale degli spettatori è stato di solo 46mila unità, con un picco (ventimila) nella giornata di domenica, un po' per la capienza ridotta a metà a causa della normativa Covid, un po' per il ritardo nella vendita dei biglietti e per il costo aumentato. Quale che sia la motivazione si è trattato di un vero e proprio buco nell'acqua dal punto di vista economico. Come racconta Prima Monza, per via degli alti costi di organizzazione il piatto piange: le perdite sono state di circa 15 milioni di euro. Per questo Aci, Sias e Comune di Monza hanno lanciato un appello unitario: in vista del prossimo anno serve un importante contributo governativo.
Per la F1 a Monza servono soldi
Christian Horner, il boss della Red Bull ieri ha dichiarato in una intervista che una Formula 1 senza Monza sarebbe come il tennis senza Wimbledon, come ha ricordato il sindaco monzese Dario Allevi, che ha messo le mani avanti nel difendere il circuito alla vigilia del centenario, che cadrò il prossimo anno.
Del resto hanno già fatto eco in tutta Italia le parole proferite domenica direttamente in Autodromo dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani
"Tra un anno avremo un appuntamento importantissimo: questo autodromo compirà 100 anni. Vorrei che tutti assieme ma soprattutto il Governo ci desse la possibilità di ricevere tutti quelli che saranno invitati all’evento in un modo che sia rispettoso di questo luogo, noi dovremo fare tante cose che si rimandano perché non ci sono le risorse".
Il primo cittadino monzese ha poi ribadito la necessità di una mano "dall'alto":
"Abbiamo bisogno del Governo, di Regione Lombardia e del consorzio per il restyling dell'Autodromo. Sono sicuro che ce la faremo".
Mancati incassi e costi faraonici
Un problema di mancati incassi, ma anche di costi faraonici, come ha ribadito Giuseppe Redaelli, presidente di Sias che gestisce il circuito:
"Ci siamo abituati a fare miracoli. Cose impossibili che siamo riusciti a realizzare: ci siamo trovati nella condizione di reinventare il Gp. L’anno scorso è stato catastrofico perché non c’era pubblico ma la Formula 1 ha concesso a costo zero di fare le gare. Quest’anno invece attraverso modifiche al contratto non ha riconosciuto sconti. Ci siamo fatti carico di tutti i costi anche col rischio di un Gp a porte chiuse che poi per fortuna non c’è stato. Ma Aci Italia si è fatta carico di organizzare a occhi chiusi e questo porterà alla perdita di circa 15 milioni di euro, in altre parole una mazzata. Da qui anche gli aumenti di costo dei biglietti".