Arrivano il freddo e la stangata

Gas, legna e pellet: quanto costerà scaldare casa quest'inverno

Non sarà facile risparmiare. Tra i combustibili più economici rimane la legna.

Gas, legna e pellet: quanto costerà scaldare casa quest'inverno
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Oramai lo sappiamo tutti e nessuno si stupirà più: quest'inverno scaldare casa costerà di più, molto di più. Sull'aumento del prezzo del gas per il riscaldamento si è parlato a profusione, ma anche i sistemi "alternativi" vedranno dei rincari mica da ridere: anche chi utilizza stufe a pellet, a legna o bioetanolo infatti dovrà fare i conti con aumenti di prezzo molto importanti.

Quanto costerà scaldare casa quest'inverno

A fare i conti in tasca agli italiani in previsione dell'inverno ci ha pensato il Codacons, che ha realizzato un confronto sulle spese per il riscaldamento domestico prendendo in esame un appartamento da 100 metri quadrati.

Ipotizzando che le tariffe rimangano quelle attuali, con il gas "tradizionale" la spesa sarebbe intorno a 1.180 euro. Spenderà paradossalmente di più chi utilizza il pellet, che potrebbe arrivare a spendere la bellezza di 2.145 euro. Pesante anche la spesa per chi utilizza il gasolio da riscaldamento: 1.800 euro.

Va un po' meglio a chi ha una stufa a legna, che potrebbe cavarsela con 750 euro, e chi scegli il bioetanolo, che - ipotizzando un consumo di 2 litri al giorno - si attesa sui 693 euro.

Il pellet: boom di consumi e di costi

Il pellet ha visto un vero e proprio boom negli ultimi mesi. I prezzi sono aumentati circa del 175% rispetto allo scorso anno: oggi un sacchetto da 15 chilogrammi passa da una media di 4,35 euro del 2021 agli attuali 12 euro (ma si trova anche a 15). La colpa dell'aumento? La richiesta sempre più crescente, ma anche la guerra in Ucraina.

L'Italia, che è il maggior consumatore europeo per uso residenziale (si calcola che circa il 15% delle famiglie del Bel Paese opti per il riscaldamento con stufa a pellet), importa praticamente il 90% del prodotto dall'estero. Slovacchia, Repubblica Ceca, Austria e Croazia sono i maggiori fornitori: Paesi non direttamente coinvolti nella guerra, ma gli scarti della lavorazione del legno con cui vengono fatti i pellet provengono invece proprio da Russia, Ucraina e Bielorussia.

Il bioetanolo e il gasolio da riscaldamento

Non va meglio a chi utilizza il bioetanolo. Una confezione da 10 litri è salita da una media di 21 euro dello scorso anno agli attuali 33 euro, con un incremento del +57%. Il prezzo rimane comunque più abbordabile

Il gasolio da riscaldamento ha invece visto un incremento del prezzo del 32%: un litro di gasolio p passa dai 1,398 euro al litro del novembre 2021 agli attuali 1,849 euro.

La legna

La legna da ardere rimane il combustibile più economico, anche se pure in questo caso si sono visti aumenti in media del 43,7%. Il prezzo però è estremamente variabile e cambia in base a tanti fattori, dalla tipologia all'approvvigionamento. Il costo è salito in un anno da 167  euro a tonnellata a 240 euro.

Qualche numero

In Italia si contano oltre 8,3 milioni di stufe e caminetti, di cui il 24,2% a pellet e il restante 75,8% a legna: in base ai dati ufficiali diffusi da Aiel, solo nei primi 5 mesi del 2022 le vendite di stufe sono aumentate del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021. Sempre più diffusi, poi, bruciatori e camini a bioetanolo, prodotti utilizzati a fini estetici ma che sono in grado di riscaldare singoli ambienti.

 

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