Exor vende il 4% di Ferrari e incassa 3 miliardi
John Elkann: "Maggiore diversificazione dei capitali. Ma il nostro supporto a Ferrari e la nostra fiducia nel suo solido futuro rimangono invariati"
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Exor fa "cassa" con Ferrari. Nell'ultimo anno a Piazza Affari le azioni del Cavallino Rampante sono salite del 25% e così la holding della famiglia Agnelli-Elkann ha deciso di piazzare sul mercato circa 7 milioni di azioni, pari al 4% dell'azienda. Un'operazione che, secondo le stime, dovrebbe fruttare circa 3 miliardi di euro, pronti per essere reinvestiti.
Exor fa "cassa" con Ferrari
Exor, dunque, passa dal 24,84% al 20,84% riducendo in modo sensibile la propria partecipazione, anche se i diritti di voto all'interno della casa di Maranello rimangono saldamente in mano agli Agnelli, che conservano il 30%.
Insomma, Exor riesce a recuperare capitale da reinvestire in altre operazioni senza perdere il "timone", come ha spiegato anche l'Ad John Elkann.
"Il nostro supporto a Ferrari e la nostra fiducia nel suo solido futuro rimangono invariati. Il nostro impegno a rimanere il suo maggiore azionista nel lungo termine è più forte che mai".
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Quanto incassa Exor e cosa ne farà
Ma perché Exor ha deciso di vendere una quota così significativa di Maranello? A spiegarlo è stato lo stesso Elkann:
"Questa operazione ci permetterà di ridurre la concentrazione e di migliorare la diversificazione attraverso una nuova significativa acquisizione, in linea con il nostro obiettivo di costruire grandi società".
Secondo le prima stime, dei tre miliardi previsti, uno verrà reinvestito in un piano di riacquisto di azioni, mentre due serviranno per nuove acquisizioni, segno che Exor vuole allargare il raggio d'azione anche ad altri ambiti di investimento.