AGRICOLTURA IN CRISI

Dopo un anno ritorna la protesta dei trattori: "Non ci hanno ascoltato"

Dal caro carburante alla burocrazia: questa mattina corteo a Milano fin sotto Palazzo Lombardia

Dopo un anno ritorna la protesta dei trattori: "Non ci hanno ascoltato"
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A distanza di un anno dalle ultime manifestazioni, gli agricoltori italiani sono tornati in strada con i loro trattori per protestare contro la crisi del settore e la mancanza di risposte da parte delle istituzioni.

Trattori, ricomincia la protesta

Nella mattinata di martedì 28 gennaio 2025, due gruppi di manifestanti appartenenti al movimento Riscatto Agricolo Lombardia si sono piazzati con i loro trattori in protesta statica sulla rotonda di Binasco vicino al McDonald's e a Ossona, nel Milanese.

L’iniziativa, annunciata sui social con il nome "Stato di crisi. Ora!", segna la ripresa di una mobilitazione che l’anno scorso si protrasse per un mese.

Il corteo a Palazzo Lombardia

È nella giornata di oggi, mercoledì 29 gennaio 2025, che il movimento si sposterà a Milano. Alcune decine di trattori, riuniti sotto la sigla Agricoltori Italiani, sfileranno in corteo fino a Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale.

Parallelamente, una decina di trattori hanno organizzato un presidio anche al casello autostradale della A11 a Migliarino Pisano, in provincia di Pisa. Stamattina, il gruppo si dirigerà verso il porto di Viareggio dove gli agricoltori uniranno le loro voci a quelle dei pescatori.

I mezzi agricoli hanno creato disagi anche lungo la tangenziale sud di Brescia per poi fermarsi in presidio.

 

Gli agricoltori in protesta a Brescia (ANSA)

Le richieste dei manifestanti

Al centro della protesta ci sono richieste precise: meno burocrazia e la fine della concorrenza sleale da parte dei paesi extraeuropei. Gli agricoltori denunciano anche la difficoltà di mantenere in vita le piccole e medie aziende, soffocate da regolamenti stringenti e dalla presenza sul mercato di prodotti importati a prezzi più bassi.

"Torniamo in mobilitazione per salvare il lavoro, il diritto al cibo e un ambiente sano con campagne e marinerie vive e tutelate - si legge nella locandina diffusa dagli organizzatori - Il movimento chiede che le istituzioni riconoscano ufficialmente la crisi del settore agricolo e della pesca dichiarando uno stato di crisi socio-economica e adottando misure straordinarie per la tutela del comparto".

Il sostegno della Lega

Le proteste hanno attirato anche l’attenzione della politica. Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega e membro della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, ha incontrato i manifestanti a Ossona esprimendo la sua solidarietà e sottolineando l’importanza di ascoltare le istanze del settore primario.

 

L'eurodeputata Tovaglieri con gli agricoltori

Con queste richieste e un fronte sempre più compatto, il corteo di oggi giungerà fino a Palazzo Lombardia nella speranza di ottenere risposte concrete da parte delle istituzioni regionali e nazionali.

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