le istruzioni dell'inps

Domanda assegno unico bloccata: come verificare e risolvere gli errori

C'è tempo sino al 30 giugno per richiedere anche gli arretrati.

Domanda assegno unico bloccata: come verificare e risolvere gli errori
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Domanda assegno unico bloccata? Dall'Inps arrivano le istruzioni su come verificare e correggere gli errori che stanno stoppando la ricezione del contributo nonostante la presentazione della richiesta.

Domanda assegno unico bloccata: le istruzioni dell'Inps

Molti italiani hanno già presentato la domanda, ma per qualcuno sono sorti problemi. E allora nei giorni scorsi l'Inps - che gestisce direttamente l'erogazione del contributo, che ha sostituito i bonus in busta paga da marzo - ha emesso una nota chiarificatrice per la risoluzione dei problemi.

E' possibile infatti che nonostante la domanda sia stata presentata da tempo si trovi ancora in fase di istruttoria. In questo caso è molto probabile che si siano verificati errori che ne compromettono il completamento.

 Come verificare la vostra posizione

Verificare la vostra posizione è semplice e serve  seguire lo stesso percorso utilizzato per inviare l’istanza. Dovete quindi accedere al servizio online  con una delle seguenti credenziali:
  • SPID, Identità Digitale;
  • CIE, Carta d’Identità Elettronica;
  • CNS, Carta Nazionale dei Servizi.

Per prima cosa serve controllare lo stato della richiesta:

  • se compare il messaggio “In evidenza alla sede”, vuol dire che c’è qualche problema forse sanabile con un supplemento di istruttoria della sede Inps
  • se invece risulta “In evidenza al cittadino”, l’utente deve integrare la domanda che evidentemente è incompleta e necessita di ulteriore documentazione.

Sul sito è disponibile nella sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” anche il campo “Evidenze” che permette di accedere a una panoramica di eventuali errori riscontrati dal sistema. Nella scheda figlio sono disponibili anche i provvedimenti di accoglimento e le motivazioni che hanno portato all'eventuale esito negativo.

 Gli errori più frequenti

Gli errori più frequenti possono riguardare:

  • le modalità di pagamento indicate in fase di domanda;
  • necessità di ulteriore documentazione da allegare a comprova dei requisiti per il diritto e/o la misura dell’assegno;
  • necessità di integrare i requisiti (di studio, tirocini, ecc.) per i figli diventati maggiorenni dopo la presentazione della domanda;
  • discordanza della condizione di disabilità con quanto rilevato in DSU.

Come correggere gli errori

Una volta individuato il problema, la domanda può essere sbloccata solo a seguito dell’intervento da parte del richiedente stesso, come chiarisce l'Inps nell'ultimo messaggio. Per farlo è necessario fornire la documentazione mancante con le medesime modalità utilizzate per la presentazione della richiesta.

Se invece c'è stato un errore nella compilazione della domanda è possibile correggere le informazioni inserite per l'erogazione del pagamento tramite la funzione  “Modifica” (disponibile sempre nella sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”).

Se le evidenze sono più di due, la lista completa delle criticità che impediscono il completamento dell’istruttoria può essere visualizzata accedendo al dettaglio della domanda (tramite l’apposito pulsante posto a destra degli estremi identificativi della domanda stessa), e selezionando il tab “Evidenze”.

LE ISTRUZIONI DELL'INPS SULLA DOMANDA DI ASSEGNO UNICO

Ricordiamo che c'è tempo sino al 30 giugno per chiedere anche gli eventuali arretrati. Se la domanda sarà compilata dopo quella data non si avrà più diritto a ricevere le somme pregresse.

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