"Su richiesta di Washington"

Dazi, Usa-Cina: colloqui in Svizzera nel weekend. La reazione dei mercati globali

Il primo confronto ufficiale tra Washington e Pechino dall’epoca Trump. L’Europa osserva e si prepara a reagire con contromisure da 100 miliardi. Mercati globali in attesa

Dazi, Usa-Cina: colloqui in Svizzera nel weekend. La reazione dei mercati globali
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Dopo mesi di tensioni e sanzioni commerciali, gli Stati Uniti e la Cina torneranno a parlarsi ufficialmente. Il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Grier, incontreranno nel weekend i loro omologhi cinesi in Svizzera.

L’annuncio è stato dato dai rispettivi uffici e segna un evento di rilievo: si tratta del primo incontro bilaterale ufficiale da quando, sotto la presidenza Trump, Washington ha imposto pesanti dazi a Pechino.

Dazi, Usa-Cina: colloqui in Svizzera nel weekend. La reazione dei mercati globali
Donald Trump e Xi Jimping

USA-Cina: colloqui in Svizzera nel weekend

Secondo quanto comunicato dal Tesoro USA, Bessent partirà per la Svizzera già giovedì 8 maggio 2025, per un confronto con la presidente svizzera Karin Ketter-Sutter e, in parallelo, per un incontro con l’incaricato cinese alle questioni economiche. Per la delegazione di Pechino sarà presente il vicepremier He Lifeng, figura chiave nelle trattative economiche internazionali della Cina.

Incontro richiesto da Washington. Pechino: dialogo sì, ma su basi eque

I colloqui, ha confermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, sono stati organizzati su richiesta degli Stati Uniti, che hanno recentemente manifestato disponibilità a un confronto. Lin ha precisato però che la posizione della Cina contro i dazi arbitrari resta immutata, aggiungendo:

"La Cina è pronta al dialogo, purché avvenga su un piano di uguaglianza e rispetto reciproco".

Bessent, intervistato da Fox News, ha dichiarato che il suo obiettivo sarà trovare una via d’uscita alla guerra commerciale che si è inasprita il mese scorso con nuove tariffe americane:

"Sarò in Svizzera per negoziare anche con gli svizzeri e, guarda caso, sarà lì anche una delegazione cinese. Ci incontreremo sabato e domenica", ha confermato. "Quello che vogliamo è un commercio equo", ha aggiunto.

Pechino: “Nessun compromesso sui principi”

Da parte sua, la Cina ha promesso di non rinunciare ai propri principi durante i colloqui. Il vicepremier He Lifeng guiderà le discussioni per conto di Pechino, dopo che l’iniziativa è stata stimolata anche dagli appelli provenienti da industria e consumatori statunitensi, preoccupati per gli effetti dei dazi.

Un portavoce del ministero del Commercio cinese ha chiarito la posizione del governo:

"Se gli Stati Uniti vogliono davvero risolvere la questione, devono prima riconoscere gli effetti negativi delle loro misure tariffarie unilaterali, sia sulla loro economia che a livello globale".

Dazi, Usa-Cina: colloqui in Svizzera nel weekend. La reazione dei mercati globali
Trump illustra i dazi

Il portavoce ha anche denunciato le azioni unilaterali e irragionevoli dell'attuale amministrazione americana, che avrebbero danneggiato i rapporti bilaterali e messo in crisi il sistema commerciale globale. Tuttavia, la Cina ha deciso di aprire al dialogo valutando attentamente le richieste statunitensi, il contesto internazionale e la pressione del proprio settore privato.

"La nostra linea resta coerente: se costretti, combatteremo fino alla fine, ma la porta del dialogo resta aperta. Qualunque trattativa deve rispettare i principi di reciprocità, equità e rispetto delle regole internazionali", ha concluso.

L’Europa si prepara a reagire: piano da 100 miliardi contro i dazi USA

Nel frattempo, anche l’Unione Europea si muove con cautela ma determinazione. Bruxelles ha messo a punto un piano per introdurre contromisure nel caso in cui i colloqui transatlantici con gli Stati Uniti fallissero. Il valore potenziale dei beni statunitensi colpiti da eventuali dazi europei ammonterebbe a 100 miliardi di euro (circa 113 miliardi di dollari), secondo un’anticipazione dell’agenzia Bloomberg.

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Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, vuole farsi trovare pronta, anche se un esito negativo delle trattative è una possibilità che, a Bruxelles, nessuno auspica ma che non si può escludere. Il piano europeo, già preparato in via riservata, sarà presentato ai rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri, prima di avviare una consultazione tecnica sulle categorie di beni da colpire, con l’obiettivo di finalizzare la lista entro un mese.

Questo pacchetto è distinto dalle contromisure già esistenti su acciaio e alluminio, sospese il 10 aprile per lasciare spazio alla trattativa con Washington.

Mercati globali: borse asiatiche in rialzo, Europa più cauta

Sui mercati finanziari, le borse cinesi hanno reagito con entusiasmo alla notizia dei colloqui bilaterali e ai tagli dei tassi di interesse annunciati dalla Banca centrale cinese (Pboc) per sostenere l’economia. L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell’1,82%, a 23.074,48 punti, lo Shanghai Composite è avanzato dell’1,17%, a 3.354,97 punti, il Shenzhen Composite ha registrato un +1,26%, a 1.983,41 punti.

Tuttavia, il clima più positivo non si è trasmesso alle borse europee, che hanno aperto in leggero calo. Gli investitori sono in attesa della prossima decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, prevista nei prossimi giorni. Anche se non sono attesi cambiamenti, grande attenzione sarà rivolta alle parole del presidente Jerome Powell.

Parigi perde lo 0,43%, Francoforte scende dello 0,07%, Londra cala dello 0,19%, anche a Milano l’indice FTSE MIB apre in negativo, con un calo dello 0,17% a 38.495 punti.

Infine, negli Stati Uniti, Wall Street ha chiuso in ribasso: il Dow Jones ha perso lo 0,95%, il Nasdaq è sceso dello 0,87%. L’euro si è rafforzato nei confronti del dollaro, salendo dello 0,52% e raggiungendo quota 1,1376 USD.

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