Dazi: "Andrà tutto bene". E se lo dice Trump... (che si dice fiducioso per l'Europa)
Meloni: "Qualsiasi altra soluzione diversa da un accordo sarebbe insensata"
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"Andrà tutto bene". Il messaggio di Donald Trump vuole essere rassicurante, ma ci ricorda gli striscioni appesi ai balconi durante la pandemia. Della serie, fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Ma anche Meloni è ottimista.
Dazi, Trump: "Con l'Ue andrà tutto bene"
Sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sembra tornare a spirare un vento di ottimismo, ma la tempesta non è ancora scongiurata.
A due settimane dalla scadenza dell’ultimatum fissato da Washington sui dazi al 30%, le diplomazie transatlantiche si muovono freneticamente per scongiurare lo spettro di una guerra commerciale. Il presidente americano, dopo la lettera all’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen, cambia registro.
"Stiamo discutendo - ha dichiarato ai giornalisti dalla Casa Bianca - l’Unione Europea in passato ci ha trattato male, ma ora ci sta trattando bene. Credo che andrà tutto bene".
Donald Trump
Diplomazia europea al lavoro
Dietro il linguaggio distensivo resta però l’incognita di un Trump imprevedibile, incline a cambi di rotta improvvisi. La diplomazia europea resta cauta. I team tecnici della Commissione si sono già mossi verso gli Usa.
Il commissario al Commercio Maroš Šefčovič è pronto a decollare in qualsiasi momento per stringere l'accordo faccia a faccia. Ma sarà solo la firma congiunta di Trump e von der Leyen a sancire il via libera definitivo.
Nel frattempo, a Bruxelles si lavora su tutti i fronti. Il compromesso ragionevole fissato al 10% — sostenuto in particolare dall’Italia — resta l’obiettivo minimo.
Meloni: "Ci vuole un accordo"
Da Roma, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti lo definisce una soglia sostenibile, oltre la quale i mercati si perdono, inevitabilmente.
Il messaggio di cautela ma determinazione arriva anche da Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia per un’intesa.
"Bisogna scongiurare in ogni modo una guerra commerciale sulle due sponde dell'Atlantico. Ci vuole un accordo, tutti gli altri scenari sarebbero totalmente insensati nell’attuale contesto", ha affermato.
Giorgia Meloni
Le eventuali contro misure
Ancora una volta, la leader ha rilanciato l'importanza di rafforzare l’Occidente e costruire un’intesa che renda più forti le nostre economie già interconnesse. Una linea condivisa con altri leader europei e sostenuta in coordinamento con la Commissione Ue.
Ma se il dialogo dovesse fallire, Bruxelles non resterà a guardare. Il 6 agosto scatterebbero le prime misure di risposta, con contro-dazi da 21 miliardi di euro su una vasta gamma di beni americani, con aliquote comprese tra il 10 e il 25%.
Una seconda ondata, da 72 miliardi, è già pronta per colpire settori strategici come l’agroalimentare e l’industria Usa.