Dazi al 30%, per l'Italia rischio danni per 35 miliardi all'anno: i settori più colpiti
Numerosi i settori colpiti. Nei primi cinque mesi del 2025 l'export verso gli Usa cresciuto del 7,2%. Ma ora?

Probabilmente si tratta dell'ennesima mossa per entrare in una posizione di forza per trattare, ma l'annuncio di Donald Trump di imporre dazi del 30% all'Europa dall'1 agosto 2025 sta già scatenando il panico.
L'Italia rischia danni pesantissimi, circa 35 miliardi all'anno, e sono numerosi i settori colpiti.
Dazi al 30%, per l'Italia rischio danni per 35 miliardi all'anno
A fare i conti è l'Ufficio studi della Cgia:
"Stimiamo, in via molto prudenziale, che l'impatto economico sulle esportazioni italiane potrebbe aggirarsi attorno ai 35 miliardi euro all'anno".
Decisamente di più, dunque, rispetto ai 12 prospettati in un primo momento, quando si pensava che i dazi trumpiani sarebbero stati più "moderati".
Dazi al 30%, i settori più colpiti
Sempre la Cgia ha stimato quali potrebbero essere i settori più colpiti. E sono davvero moltissimi. In particolare le ripercussioni si faranno sentire su:
- medicinali e preparati farmaceutici;
- autoveicoli;
- navi e imbarcazioni;
- macchinari;
- bevande (vini);
- prodotti raffinazione petrolio;
- abbigliamento;
- occhialeria;
- gioielleria;
- mobili.
Commercio Italia-Usa mai così bene, ma ora?
In realtà, negli ultimi mesi il commercio tra Italia e Stati Uniti ha fatto segnare numeri da record. Solo a maggio l’Italia ha registrato un surplus commerciale di 3,1 miliardi, portando a 17,4 miliardi il conto annuale (su un totale di 18,8 miliardi, dunque pari al 90% circa).
Nei primi cinque mesi del 2025 l'export verso gli Usa è cresciuto del 7,2%. Il timore è che possano essere gli ultimi fuochi prima di un periodo di grande stagnazione in cui bisognerà per forza trovare nuove vie, altrimenti saranno guai.