Negli ultimi giorni il prezzo del metano in Europa ha registrato una nuova forte frenata, scendendo sotto la soglia psicologica dei 30 euro per megawattora. In particolare, lunedì 24 novembre 2025 e oggi, mercoledì 26 novembre 2025, le quotazioni sul mercato TTF di Amsterdam si sono attestate intorno ai 29,2 euro/MWh, un livello che non si vedeva da circa 18 mesi.
Se confrontiamo questo valore con quello di febbraio, quando il gas viaggiava intorno ai 52 euro, la riduzione supera il 25%, segnando una delle correzioni più significative dell’ultimo anno.
Una discesa anomala in pieno autunno
La flessione dei prezzi arriva in un periodo che, solitamente, vede un aumento della domanda per via dell’avvio dei riscaldamenti. Proprio per questo la tendenza al ribasso appare insolita: il TTF – riferimento europeo per lo scambio all’ingrosso del gas naturale – di solito registra rialzi tra ottobre e dicembre.
Perché il prezzo del gas sta scendendo?
La dinamica ribassista sembra dipendere principalmente da due fattori:
- Forte disponibilità di GNL sul mercato internazionale
Le forniture di gas naturale liquefatto (GNL) sono oggi particolarmente abbondanti. Questo aumento dell’offerta contribuisce a mantenere i prezzi sotto pressione. - Clima di maggiore fiducia sui mercati energetici
L’ottimismo crescente legato all’ipotesi di un possibile cessate il fuoco in Ucraina sta influenzando gli operatori internazionali. Una riduzione delle tensioni geopolitiche porterebbe a minori rischi sulle forniture, favorendo ulteriori ribassi.
Prezzo del gas in bolletta: cosa sta succedendo
Le conseguenze della discesa dei prezzi all’ingrosso iniziano a riflettersi anche sulle bollette domestiche.
A ottobre 2025, il costo della materia prima gas per i clienti in tutela si è attestato a 0,353 €/m³, equivalenti a 33,05 €/MWh.
Si tratta di una discesa costante iniziata a inizio estate:
- Giugno: 0,418 €/m³ (39,14 €/MWh)
- Luglio: 0,392 €/m³ (36,68 €/MWh)
- Agosto: 0,38 €/m³ (35,59 €/MWh)
- Settembre: 0,373 €/m³ (34,89 €/MWh).
Queste variazioni non riguardano soltanto chi è rimasto nel servizio di tutela, ma anche chi ha contratti nel mercato libero con tariffe indicizzate.
Bollette della luce: perché il calo del gas fa scendere anche l’elettricità
La riduzione dei prezzi del gas non incide solo sul riscaldamento, ma anche sui costi dell’energia elettrica.
Il motivo è semplice: in Italia una parte significativa dell’elettricità viene prodotta da centrali alimentate a gas. Il resto proviene da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, geotermico, idroelettrico), ma il gas continua a essere la fonte marginale che determina il prezzo finale sul mercato del giorno prima.
Con il meccanismo del prezzo marginale, il costo dell’energia è determinato dalla fonte più cara utilizzata per soddisfare la domanda. In genere questa fonte è proprio il gas.
Di conseguenza, quando il metano scende sotto i 30 euro e mostra una tendenza stabile al ribasso, anche le bollette della luce tendono a diminuire.
Di quanto potrebbero scendere le bollette: le simulazioni
Bene, dunque. Ma, in concreto, di quanto potrebbero scendere effettivamente le bollette della luce e del gas? Difficile dirlo con esattezza, ma si possono fare comunque alcune ipotesi partendo da un consumo di base di 1000 euro all’anno per il gas e 700 per l’energia elettrica. (sono comunque da tenere in considerazione il tipo di contratto, i consumi e l’andamento del mercato).
In uno scenario pessimistico si possono ipotizzare questi risparmi:
- Bolletta gas: -4%, 40 euro all’anno
- Bolletta luce: -2%, 14 euro all’anno.
In uno scenario moderato si possono ipotizzare questi risparmi:
- Bolletta gas: -8%, 80 euro all’anno
- Bolletta luce: -6%, 42 euro all’anno.
In uno scenario ottimistico si possono ipotizzare questi risparmi:
- Bolletta gas: -15%, 150 euro all’anno
- Bolletta luce: -12%, 84 euro all’anno.