Crisi energia, è meglio cominciare a risparmiare subito: "Gli obiettivi che si pone il Governo sono irraggiungibili"
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, boccia l'ottimismo di Draghi e Cingolani.
Il premier Mario Draghi e il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani si sono detti fiduciosi sulla possibilità di ridurre la dipendenza dell'Italia dal gas russo. Ma non tutti sono d'accordo con loro. E' il caso di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che ha consigliato senza mezzi termini agli italiani di iniziare a risparmiare per affrontare tempi che si preannunciano cupi.
"Italiani, preparatevi a risparmiare"
Tabarelli, intervistato da La Stampa, non ha usato mezze misure:
"Le cose da fare subito sono due: riaprire davvero le centrali a carbone come accade in mezza Europa e dire chiaramente agli italiani che bisogna iniziare a spegnere la luce e ridurre i consumi".
Secondo il presidente di Nomisma Energia, la via per sganciarsi dalla Russia non è così rapida (Cingolani ha parlato di 24-30 mesi), ma richiederà moltissimo tempo. Durante il quale patiremo le conseguenze di ciò che sta accadendo sul fronte ucraino. E per farlo capire ha fatto qualche esempio temporale:
"Per il raddoppio delle forniture dal Tap servono quattro anni, l'Enel dice che per il rigassificatore di Porto Empedocle ce ne vogliono tre, Sorgenia a Gioia Tauro non sarà pronta prima di quattro. E le estrazioni di gas non possono arrivare a 5 miliardi di metri cubi in fretta: servono nuove concessioni e bisogna tornare a fare esplorazioni dopo 15 anni".
Cambiare modalità di vita
Insomma, anche con l'arrivo della bella stagione - che di certo ridurrà l'utilizzo del gas - non possiamo stare tranquilli. E anzi dobbiamo imparare a fare come la formica della fiaba (quella che accumulava provviste per l'inverno mentre la cicala si divertiva):
"Dobbiamo razionare i consumi, già in questi giorni in cui fa ancora freddo bisogna spegnere la luce e abbassare il riscaldamento. Non possiamo aspettare il prossimo inverno e sperare che le cose migliorino. Dobbiamo iniziare a risparmiare gas per il prossimo inverno, iniziando a risparmiare scorte. Sarebbe ora di essere molto chiari con tutti: servono scelte che impattino sulla vita di tutti".
Rinnovabili e tetto dei prezzi
Tabarelli è scettico anche sulle rinnovabili: a suo giudizio se anche da qui al prossimo inverno la produzione aumentasse del 10%, ed è impossibile che accada, risparmieremmo qualche centinaio di milioni di metri cubi di gas. Poca cosa rispetto alle vere necessità del Paese.
Favorevole invece a fissare un tetto al prezzo:
"Negli Usa il gas cosa 14 megawatt/ora, in Europa 280. Nessuno si aspettava questo cataclisma, ma in questa situazione in cui il nostro principale interlocutore è venuto a mancare mi sembra che la politica sia calpestata dalla sudditanza alla finanza".
Draghi: indipendenti entro cinque anni
Il premier, però, va dritto sulla sua strada. L'obiettivo - annuncia - è rendersi indipendenti dal punto di vista energetico entro cinque anni, aprendo anche al nucleare.
"L’impegno tecnico ed economico è concentrato sulla fusione a confinamento magnetico, che attualmente è l’unica via possibile per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile”.
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