Crisi auto: Porsche taglia 1.900 posti in Germania
Entro il 2029 i due stabilimenti principali nei pressi di Stoccarda subiranno una riduzione del 15% dei dipendenti

La crisi del settore automobilistico colpisce anche Porsche. La casa di automobili tedesca starebbe infatti pianificando un profondo taglio del personale entro il 2029 pari a ben 1900 licenziamenti.
Porsche: taglio del 15% del personale entro il 2029
A riportare il comunicato della società è lo Stuttgart Zeitung, secondo cui i 1900 posti di lavoro tagliati sono riconducibili ad una conseguenza del calo delle vendite e per la difficile transizione verso l'elettrico. In particolare le vendite di Porsche sono diminuite in Cina, uno dei principali mercati di riferimento, dove si è registrato un pesante caldo del 28% rispetto all'anno passato. Un Paese in cui è risultato complicato inserirsi nel mercato delle auto elettriche dove la concorrenza è elevatissima.

I licenziamenti previsti entro il 2029 corrispondono a circa il 15% dei dipendenti dei due principali stabilimenti esistenti in Germania, ovvero quelli di Zuffenhausen e di Weissach, vicino alla città di Stoccarda. Un programma di riduzione dei costi del personale che non dovrebbe fare sconti a nessuno, riguardando tutti i settori aziendali, il quale peraltro si aggiunge a quello già in corso. Porsche ha infatti già bloccato il rinnovo del contratto a più di mille dipendenti a tempo determinato e previsto un ulteriore blocco nei mesi a venire.
Sempre secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Stuttgart Zeitung, il quale ha intervistato il responsabile delle risorse umane Andreas Haffner e il presidente del comitato aziendale Harald Buck, i dipendenti di Porsche potranno usufruire di garanzie di lavoro fino al 2030. Fino ad allora saranno dunque esclusi i licenziamenti, ciò significa che l'azienda dovrà fare affidamento "procedure volontarie e socialmente accettabili", ovvero le dimissioni spontanee dei suoi lavoratori.