Cresce ancora l'inflazione in Italia a febbraio 2025, +1,6% rispetto all'anno scorso: aumentano luce, gas e cibo
Trasporti, comunicazione e cultura invece calano

L'inflazione in Italia ha continuato a crescere a febbraio 2025, anche se in misura contenuta. È quanto emerge dai dati diffusi dall'Istat che ha fornito la lettura finale dei prezzi al consumo.
Si tratta di un incremento dello 0.2% rispetto a gennaio e dell'1.6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La stima preliminare indicava un aumento annuale dell'1.7%.
Inflazione in leggero aumento in Italia
La dinamica dell'inflazione a febbraio è influenzata principalmente dai prezzi dei beni energetici. Luce e gas hanno visto un'accelerazione dei prezzi passando da un incremento del 27.5% a un +31.4%.
Anche carburanti e gasolio hanno registrato una flessione, ma meno pronunciata, passando da -3% a -1.9%. Questi aumenti hanno avuto un impatto notevole sull'inflazione complessiva.
In aumento sono poi i prezzi dei beni alimentari hanno contribuito all'aumento. Frutta, verdura e carne sono cresciuti dal 2.2% al 2.9% mentre i costi dei prodotti confezionati sono incrementati dall'1.7% all'1.9%.
Non tutti i settori sono in crescita
Fortunatamente, non tutti i settori hanno mostrato una crescita dei prezzi. I servizi relativi ai trasporti hanno visto una decelerazione con l'inflazione che è passata dal +2.5% al +1.9%.
In calo anche i prezzi dei servizi di comunicazione che sono scesi dallo +1.1% al +0.5% e quelli dei servizi ricreativi e culturali che hanno rallentato l'incremento passando dal +3.3% al +3.1%.
L'inflazione di fondo, che esclude i beni energetici e gli alimentari freschi, è scesa leggermente passando dall'1.8% all'1.7%. Questo riflette una moderata stabilizzazione dei prezzi, escludendo le categorie più variabili.