Consap (Ministero Economia): "Continuano aiuti ad under 30 per acquisto prima casa"
Rifinanziato anche il fondo per il credito allo studio dei giovani

Durante la sua relazione annuale alla Camera dei Deputati, il 18 giugno 2025, il presidente di Consap, Sestino Giacomoni, ha presentato un quadro articolato delle attività svolte dalla Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici, ponendo un accento particolare su due settori strategici per il futuro del Paese: l’accesso alla prima casa per i giovani e il credito agli studenti universitari, soprattutto quelli che studiano all’estero.
🔵 La #RelazioneAnnuale di #Consap, presentata oggi a @Montecitorio, mette in evidenza il ruolo sociale di Consap nella costruzione del #futuro dei #giovani, attraverso il 📚 #FondoStudio ed il 🏠 Fondo mutui prima casa, entrambe gestiti da @consapspa @Fontana3Lorenzo pic.twitter.com/t5tiyBrGz3
— Sestino Giacomoni (@S_Giacomoni) June 18, 2025
Casa e Giovani: Mutui Under 36
Uno dei temi centrali è stato il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, un pilastro delle politiche a favore delle nuove generazioni, che ha ricevuto nuovo slancio grazie al rifinanziamento triennale approvato dal Governo. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota letta durante la relazione, ha evidenziato l’impegno dell’esecutivo: 670 milioni di euro fino al 2027, con 130 milioni stanziati per il 2025 e altri 270 per il biennio successivo.

La missione è sostenere giovani under 36, coppie giovani, famiglie monogenitoriali con figli minori e, novità significativa, famiglie numerose, con una garanzia fino al 90%, rendendo bancabili anche i soggetti che in passato erano esclusi dal credito.
Nel solo 2024, sono stati garantiti 72.284 mutui, di cui oltre il 75% destinati a giovani under 36. Dall’inizio dell’operatività, il totale supera 500.000 mutui erogati, con 350.000 a beneficio dei più giovani.
Prestiti agli Studenti
Altro punto focale del discorso di Giacomoni riguarda il Fondo per l’accesso al credito degli studenti meritevoli, una misura introdotta nel 2010 ma finora poco efficace: in oltre un decennio, sono state attivate meno di 2.500 garanzie. Giacomoni ha ammesso le difficoltà del passato, ma ha annunciato un’importante operazione di rilancio.
La riforma prevede semplificazione, digitalizzazione completa della procedura (accessibile tramite SPID) e il rafforzamento della garanzia pubblica, grazie all’introduzione della garanzia di ultima istanza da parte dello Stato.
Le novità più rilevanti:
- Raddoppio dell’importo massimo erogabile: da 25.000 a 50.000 euro
- Possibilità di ottenere fino a 70.000 euro per chi frequenta corsi universitari all’estero
- Ampliamento degli istituti convenzionati, offrendo più opzioni formative agli studenti
- Completamento digitale della domanda, con accesso bancario necessario solo per finalizzare il prestito
Il Governo, ha spiegato la premier Meloni, ha deciso di rilanciare questa misura come parte dell’iniziativa “Diritto al Futuro”, già avviata durante il suo precedente incarico come Ministro della Gioventù. L’obiettivo è garantire che merito e diritto allo studio vadano di pari passo, soprattutto in un’epoca in cui la mobilità internazionale è fondamentale.
Giacomoni ha sottolineato che in Italia il prestito d’onore fatica a decollare per motivi culturali, ma ha ricordato come in Germania circa il 12% degli studenti universitari ne faccia uso. L’Italia potrebbe quindi puntare a raggiungere un potenziale bacino di oltre 220.000 studenti su una popolazione universitaria di 1,9 milioni.
Dalle vittime della strada alle calamità naturali
Oltre alle tematiche giovanili, il presidente di Consap ha fornito anche un bilancio delle altre attività chiave:
- Oltre 50.000 indennizzi a vittime della strada nel 2024, per un totale di 278 milioni di euro erogati
- 648 persone supportate nel 2024 per reati di mafia o violenze, con 28 milioni di euro distribuiti
Infine, Giacomoni ha proposto una nuova misura strutturale per far fronte ai danni da calamità naturali, che solo nel 2023 hanno causato 6 miliardi di perdite. La proposta è quella di rendere obbligatorie le assicurazioni contro eventi catastrofici (terremoti, alluvioni, ecc.) per:
- Immobili che hanno beneficiato del Superbonus
- Case acquistate con mutui garantiti dallo Stato
- Edifici che hanno ricevuto sostegni pubblici
Queste polizze verrebbero affiancate a quelle contro scoppio e incendio, con una detrazione fiscale del 50% sui premi assicurativi.