Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, siglato a Milano da sindacati e associazioni datoriali, introduce importanti tutele per colf, badanti e baby sitter. L’altra faccia della medaglia riguarda però le famiglie datrici di lavoro, che dal 1° novembre 2025 dovranno sostenere fino a 230 euro mensili in più per i livelli medi.
Si tratta di un accordo che coinvolge oltre 817.000 lavoratori regolari attivi nelle abitazioni italiane.
Aumenti retributivi: quanto cresce la spesa per chi assume
Per il livello medio BS, tra i più diffusi nel settore, sono previsti:
- Aumento strutturale: 100 €/mese
- Rivalutazione costo vita 2021-2025: +135,75 €/mese
- Incremento totale stimato: +235,75 €/mese
Si parla, dunque, di oltre 2.800 euro l’anno di spesa aggiuntiva per le famiglie.
L’accordo rivede anche la rivalutazione annuale dei minimi retributivi: si passerà dall’80% al 90% dell’indice ISTAT, rendendo gli adeguamenti più rapidi in caso di inflazione elevata.
Le nuove tutele per colf, badanti e baby sitter
Il rinnovo contrattuale si distingue per un ampliamento dei diritti:
- Permessi Legge 104 per la prima volta nel settore:
I lavoratori domestici potranno usufruire di permessi retribuiti per assistere familiari con disabilità grave. - Più diritti per genitori e caregiver:
maggiore tutela di maternità e paternità e flessibilità per conciliazione vita-lavoro - Formazione professionale rafforzata:
contributo Ebincolf che passa da 11 a 30 euro e percorsi certificati per valorizzare competenze e sicurezza
Bonus e agevolazioni fiscali per le famiglie nel 2025
Per ridurre l’impatto economico, resteranno attivi diversi sostegni:
- Detrazioni fino a 1.549,37€/anno per colf e badanti regolarmente assunti
- Deduzione contributi INPS fino a 1.549€ per collaboratore
- Bonus baby sitter e incentivi per assistenza anziani nella Legge di Bilancio
Le reazioni delle parti sociali
I sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf) hanno definito l’accordo:
“Un passo avanti verso il riconoscimento sociale e professionale dei lavoratori domestici”.
Soddisfazione anche da parte di Fidaldo e Domina, che rappresentano i datori di lavoro, pur sottolineando la necessità di ulteriori misure di sostegno pubblico per le famiglie con assistenza continuativa.
Cosa devono fare le famiglie entro il 2025
Con l’entrata in vigore del contratto le famiglie dovranno eseguire alcuni passaggi entro la fine dell’anno:
- verificare il livello contrattuale dei collaboratori
- aggiornare le retribuzioni alle nuove tabelle
- pianificare budget e contributi futuri
- sfruttare bonus e deduzioni per ridurre i costi.