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Chi sciopera oggi lunedì 18 dicembre 2023: l'adesione nel settore della Sanità

Potrebbero essere a rischio 25mila interventi chirurgici. Si prevedono anche ritardi nei tempi di attesa nei pronto soccorso

Chi sciopera oggi lunedì 18 dicembre 2023: l'adesione nel settore della Sanità
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Medici, veterinari e sanitari scioperano per 24 ore.

Chi sciopera oggi lunedì 18 dicembre 2023: l'adesione

Oggi, lunedì 18 dicembre 2023, medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari scioperano per 24 ore.
La protesta è stata proclamata da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm e Cisl medici.

Secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al 31 dicembre 2022, le quattro sigle sindacali che hanno proclamato l'agitazione, contano complessivamente 230.000 iscritti, pari a circa il 10% della forza lavoro complessiva del Servizio Sanitario Nazionale.

In dettaglio, i dati sono i seguenti:

  • Aaroi-Emac: 60.000 iscritti
  • Fassid: 40.000 iscritti
  • Fvm: 40.000 iscritti
  • Cisl medici: 90.000 iscritti

Si tratta di una percentuale significativa, considerando anche che questi dati si riferiscono agli iscritti effettivi, mentre è possibile che vi siano anche altri lavoratori del settore sanitario che aderiscono a queste sigle, ma che non sono iscritti in modo effettivo.

Le ragioni dello sciopero nella Sanità

I motivi dello sciopero sono:

  • La richiesta di un intervento del Governo per la difesa del Servizio Sanitario Nazionale.
  • La protesta contro la legge di bilancio, che secondo i sindacati penalizza la sanità pubblica.

“Il 18 Dicembre è il giorno per protestare contro una manovra iniqua e inaccettabile, ma anche l’occasione migliore per dimostrare quanto il lavoro delle nostre Colleghe e dei nostri Colleghi sia indispensabile per garantire la salute delle persone – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC –.Ci fermiamo per tutelare la Sanità Pubblica, per un'adeguata valorizzazione anche stipendiale del lavoro dei suoi Professionisti, per reclamare in generale il diritto alla salute della popolazione di questo Paese, per impedire che la sanità pubblica continui ad essere una mangiatoia per il lucro delle Cooperative, le quali trattengono anche ai danni dei gettonisti un pizzo che in media è il 15% della loro remunerazione. Non ci piace dover ricorrere allo sciopero, per il quale comunque non solo rispetteremo regole che nel pubblico impiego sono le più rigide in assoluto, ma stiamo anche dando indicazioni affinché siano garantite sia tutte le attività previste dai contingenti minimi per le emergenze, sia, per nostra iniziativa a favore dei cittadini, le attività lavorative dei Colleghi dedicate ai pazienti fragili (grandi anziani, oncologici, etc.).”

Gli effetti dello sciopero

Lo sciopero potrebbe causare disagi in tutti i servizi ospedalieri e territoriali. In particolare, potrebbero essere a rischio 25mila interventi chirurgici. Si prevedono anche ritardi nei tempi di attesa nei pronto soccorso.

Presidio davanti al ministero della Salute

Alle 11 di oggi, lunedì 18 dicembre, si svolgerà un presidio di circa 100 medici davanti al ministero della Salute a Roma. La manifestazione è organizzata dalle sigle che hanno proclamato lo sciopero.

Previste anche altre manifestazioni a livello locale. Ecco le principali:

  • Abruzzo – Sit In – Pescara
  • Basilicata – Incontro Intersindacale – Potenza
  • Calabria – Conferenza Stampa – Lamezia Terme
  • Campania – Sit In – Napoli
  • Emilia-Romagna – Assemblea Regionale – Bologna – Assemblea Sindacale – Forlì
  • Friuli Venezia Giulia – Conferenza Stampa - Trieste
  • Liguria – Sit-In – Genova
  • Marche – Conferenza Stampa (14 Dicembre) – Ancona
  • Piemonte – Conferenza Stampa
  • Puglia– Conferenza Stampa – Bari – Sit In – Lecce
  • Sardegna – Conferenza Stampa – Cagliari
  • Toscana – Sit-In – Firenze
  • Umbria – Conferenza Stampa – Perugia
  • Veneto – Conferenza Stampa - Mestre
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