Caro voli, le compagnie non motivano gli aumenti. Il Governo: "Abbasseremo i prezzi per legge"
Il ministro Adolfo Urso pronto ad agire sull'algoritmo che decide i costi dei biglietti: "Sarà un intervento normativo per contrastare eventuali pratiche commerciali scorrette"
Dopo che il Garante di Sorveglianza aveva fissato l'ultimatum al 15 luglio alle compagnie aeree per spiegare le ragioni del +40% sui costi dei biglietti, nella giornata di ieri, giovedì 20 luglio 2023, si è tenuta al ministero delle Imprese e del Made in Italy la Commissione di allerta rapida dei prezzi sul caro voli. Le motivazioni fornite dai vettori non sono state soddisfacenti e perciò il Governo ha intenzione di intervenire per legge sul funzionamento dell’algoritmo che decide il prezzo dei biglietti dei voli nazionali.
"Sarà un intervento normativo - ha dichiarato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy - volto a contrastare eventuali pratiche commerciali scorrette".
Il Governo pronto ad intervenire sul caro voli
Una situazione piuttosto prevedibile alla luce delle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi quando era montata notevolmente la protesta contro il caro voli.
Il Governo ha respinto ufficialmente le motivazioni portate dalle sette compagnie finite sotto la lente (Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air) accusate di aver alzato notevolmente i prezzi dei biglietti aerei (+40% rispetto al 2022, con vette addirittura al 70% in alcune tratte). Rincari che sono stati considerati anomali, soprattutto perché stonano in maniera netta con il recente calo del costo del carburante superiore al 20%.
I vettori aerei, nello specifico, avevano sottolineato il motivo dei rincari sia relativo a diverse tipologie di problematiche, riassumibili nei seguenti punti:
- eccesso di domanda rispetto all'offerta nel contesto post pandemia
- difficoltà nel reperimento del personale
- ritardi nelle consegne dei nuovi veicoli
- esborso per il carburante comprato mesi fa
Per questo motivo, al termine della riunione della Commissione di allerta rapida dei prezzi, tenutasi ieri, giovedì 20 luglio 2023, al ministero delle Imprese e del Made in Italy assieme alle associazioni di categoria, il ministro Adolfo Urso ha fatto sapere che l'Esecutivo è pronto a intervenire velocemente per abbassare i costi dei biglietti.
Il Governo: "Abbasseremo i prezzi per legge"
"Le tariffe degli aerei aumentano laddove il cittadino non ha altra scelta, come in Sicilia e Sardegna, con picchi inaccettabili, del 70%. Con Matteo Salvini siamo d’accordo che interverremo a breve".
Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi.
"Gli aerei sono totalmente pieni, non si trovano posti, viaggiano con tutti i posti occupati, il massimo che si possa avere, dall’altra parte il prezzo dei carburanti è precipitato - aggiunge - Interverremo anche sul piano legislativo per cancellare eventuali pratiche di concorrenza scorretta che dovessero emergere".
In tal senso, il ministro Urso ritiene che l’unica via percorribile sia quella di un intervento legislativo nella determinazione del prezzo da parte delle compagnie attraverso l’algoritmo. Fissare un prezzo massimo non sarà possibile, ma più fattibile è agire con una stretta sulle dinamiche che portano i prezzi a salire.
Per le associazioni dei consumatori è tardi
Le associazioni dei consumatori, però, nonostante la volontà del Governo di agire con una riduzione dei prezzi dei voli, ritengono che l'intervento dell'Esecutivo si stia realizzando troppo tardi.
"È dall’inizio del mese che il ministro Urso annuncia che interverrà a breve. Vogliamo dargli una notizia: l’estate è arrivata e le persone stanno già andando in ferie. Insomma le vacanze sono oramai quasi tutte prenotate - afferma il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona - I voli sono in testa alle top ten dei rincari delle vacanze occupando i primi 3 posti dei rialzi congiunturali e i primi due di quelli tendenziali. Inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati".
Anche il Codacons è dello stesso parere:
"Le tariffe dei voli aerei sono fuori controllo e oramai, nonostante l'intervento del Governo, l'estate degli italiani è del tutto compromessa - spiega il presidente Carlo Rienzi - Chi acquista oggi un biglietto aereo per andare ad agosto in Sardegna deve mettere in conto una spesa che può arrivare a sfiorare i 1.000 euro tra andata e ritorno se ci si imbarca da Napoli, quanto il costo di un volo intercontinentale. I cittadini hanno dovuto infatti subire prezzi stellari per l'acquisto dei biglietti aerei per le vacanze estive, e qualsiasi intervento sul tema arriva fuori tempo massimo".
Lo stesso Codacons ha rilevato l'aumento dei prezzi dei biglietti aerei su alcune delle principali tratte nazionali:
- Napoli-Olbia da 429 a 918 euro;
- Roma-Trapani da 333 a 441 euro;
- Bologna- Palermo da 342 a 479 euro;
- Pisa-Palermo da 310 a 487 euro;
- Bologna-Trapani da 325 a 447 euro.
- Torino-Olbia da 327 a 411 euro;
- Pisa-Catania da 395 a 410 euro;
- Verona- Olbia da 208 a 326 euro;
- Milano-Alghero fino a 568 euro
- Roma/Milano-Cagliari fino a 569 euro