Salasso per gli italiani

Caro spesa: i 10 cibi che stanno diventando un lusso (anche olio e patate)

Complici gli eventi climatici estremi e la mancanza di scorte

Caro spesa: i 10 cibi che stanno diventando un lusso (anche olio e patate)
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Un cortocircuito: beni come olio di oliva, patate e zucchero – da sempre ampiamenti presenti sulle tavole degli italiani – rischiano di diventare un lusso a fronte di rincari a dir poco vertiginosi che li hanno investiti. Ecco la classifica degli alimenti i cui prezzi stanno schizzando alle stelle in queste ultime settimane e le ragioni.

La top ten dei rincari alimentari

La classifica messa a punto dall‘Unione nazionale consumatori sui maggiori aumenti registrati nell’ultimo anno è impietosa: l’olio di oliva costa oggi il 42% in più rispetto ottobre 2022. Seguono lo zucchero (+ 38%) e le patate (+ 26%). Poi si sono il riso (+ 18,4%), gli alimenti per i bimbi (+ 14,4%) e le bibite analcoliche (+ 14%). La verdura è rincarata in media del 13,9%, poco meno i succhi di frutta (+ 13.6%) e i gelati (+ 13,3%). Al decimo posto i vegetali surgelati (+ 11,9%). Parliamo di aumenti almeno doppi rispetto al dato dell’inflazione.

E le prospettive non sono rosee: il prezzo dell’olio, per esempio, non calerà almeno per i prossimi due anni. L’inflazione non è l’unico motivo.

Olio d’oliva: un must sulle tavole italiane rischia di diventare un lusso

Il problema dell’olio d’oliva risiede anche nelle scorte.

Olio d'oliva

L’Umbria, grande produttore nazionale, ha già fatto sapere che l’annata 2023 si avvia a subire un calo di oltre il 50%:

“Una serie di eventi climatici avversi hanno inciso sulle piante e sui frutti - ha detto Giulio Mannelli, presidente Aprol Umbria - dalla siccità invernale alle gelate tardive, fino alle piogge incessanti primaverili che hanno causato grandi problemi nel passaggio dal fiore al frutto”.

In Toscana, invece, le prime stime dei produttori ipotizzano un calo più contenuto, tra il 10 e il 20%.

Patate: altro che cibo povero

Veniamo al secondo prodotto che ha registrato un’impennata del suo valore: sembra parossistico dato che parliamo del cibo povero per eccellenza. Con il crollo dei raccolti e l’addio a una patata su quattro, volano i prezzi al dettaglio delle patate che si classificano come il prodotto ortofrutticolo che fa registrare il maggior rincaro al consumo con un aumento del 26% ad agosto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sugli effetti dell’inflazione sul carrello della spesa con le patate che sono il prodotto che sale sul podio dei prodotti con i maggiori aumenti con zucchero e olio di oliva.

Patate

Le patate sono l’ortaggio più presente nelle tavole nostrane per la loro versatilità, contenuti nutrizionali e il basso costo. Ma con questi prezzi molte famiglie potrebbero doverci rinunciare.

Lo zucchero

Veniamo ora allo zucchero: nonostante il prezzo al chilo del prodotto sia abbastanza contenuto, i rincari ammontano al 60% dal 2022 al 2023. Infatti, nel mese di marzo dello scorso anno un chilo di zucchero di barbabietola costava mediamente 0,86 euro, nel 2023 il prezzo è salito a 1,36 euro per la medesima quantità, il trend è in crescita costante.

Diverse le cause, legate da un incrocio di fattori: siccità che ha ridotto la produttività, ma anche il fatto che gli agricoltori europei hanno scelto di destinare i terreni a produzioni maggiormente redditizie e questo ha portato ad una perdita del 5% delle superfici coltivate a barbabietola con il conseguente rincaro dei prezzi dell’energia che ha creato grossi problemi agli zuccherifici per i costi di produzione estremamente elevati.

Barbabietola da zucchero

Un trend iniziato nel 2021 e degenerato: i prezzi dello zucchero venduto al discount sono aumentati del 52%, anche i prodotti di marca sono aumentati del 75% in un anno.

Questo il quadro generale.

Il patto antinflazione farà davvero la differenza?

Il quadro è sconfortante: il patto antinflazione riuscirà a dare una boccata d'ossigeno agli italiani, stritolati dai rincari. L'ottimismo è moderato rispetto a questa soluzione: va infatti ricordato che i produttori non vi partecipano, gli sconti sono facoltativi e si applicheranno, nei prossimi tre mesi, a prodotti che hanno ormai già subito forti rincari. 

Meloni presenta il Patto

Per esempio, a causa della crisi del settore agricolo (provocata anche dalla crisi climatica) frutta e verdura non rientrano tra gli alimenti a prezzi calmierati. Forse le promozioni di questi prodotti saranno periodiche e su scala locale. Ma non si sa.

E Confcommercio ha già chiarito che la catena dovrebbe essere omogenea:

"Noi però vogliamo fare notare che al momento la responsabilità se l'è presa soltanto la distribuzione: l'atto concreto di firmare il protocollo e di cominciare a raccogliere le adesioni delle imprese è stata solo della distribuzione. Speriamo che questa simpatia che oggi hanno manifestato le altre associazioni, quindi quelle della produzione, diventino anche atti concreti per abbassare i listini e per darci modo di non accollarci solo sulle nostre spalle l'intero peso di questa iniziativa.”

Le firme a Palazzo Chigi

Gli aumenti nella tua provincia

Attraverso l'Osservatorio prezzi e tariffe del Mise, è possibile vedere - tra il 2022 e il 2023 - quali sono stati i generi alimentari che hanno assistito a una significativa impennata dei costi nelle proprie province (cliccate sul link sopra, poi selezionate il vostro luogo di residenza e scoprite i prezzi dei vari prodotti). E controllarne gli andamenti.

L'Osservatorio Prezzi, per la costruzione di ciascun indice, acquisisce mensilmente circa 8.000 record relativi ai livelli dei prezzi per un paniere di beni e servizi di largo consumo, elaborati dall’Istat sulla base dei dati utilizzati per l’Indagine sui prezzi al consumo. Per stabilire gli indici vengono prese in considerazione una pluralità di fonti

In questo modo, quindi, è possibile avere una panoramica generale e aggiornata mensilmente riguardo il livello dei costi dei generi alimentari non solo in tutta Italia, ma anche in un territorio di ricerca più ristretto.

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