Buste paga e Irpef: quando arriva il conguaglio del bonus 100 euro (ex bonus Renzi)
Entro pochi mesi dovrebbe essere conguagliata la cifra "sparita" dagli stipendi.
Le buste paga di marzo avranno sorpreso - e sorprenderanno - molti. In negativo. Perché sicuramente non riceveremo gli stessi soldi. Dalla busta infatti mancheranno sicuramente assegni familiari e detrazioni per i figli, convogliate nell'assegno unico (che qualcuno avrà già ricevuto). Ma non è tutto. La "rivoluzione" dell'Irpef, che in teoria dovrebbe portare vantaggi per molti, nell'immediato non si è vista. Anzi...
Busta paga e Irpef: quando arriva il bonus 100 euro (ex bonus Renzi)
Chi ne ha diritto certamente, senza se e senza ma, sono coloro che hanno i redditi più bassi: sotto i 15.000 euro annui il contributo non verrà infatti toccato. E dunque dovrebbe essere arrivato senza problemi.
Per tutti gli altri, invece, sono "dolori", almeno per il momento. Già, perché il bonus è previsto ancora, ma solo per chi ha un reddito sino a 28.000 euro, ma in misura proporzionale. E il calcolo non è semplicissimo. Per questo motivo - in attesa di chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate - non sono così rari casi di aziende o studi paghe che hanno preferito in questa fase iniziale non versare la cifra, per evitare al dipendente di dover poi restituire tutto a conguaglio.
Ma quando arriverà questo conguaglio? Probabilmente prima di quanto pensiamo. Il provvedimento è in vigore da gennaio, ma i sostituti d’imposta hanno tempo fino ad aprile per adeguarsi. Dunque, coloro che a marzo hanno visto sparire il bonus nei prossimi mesi (forse già ad aprile, al massimo a maggio) potrebbero avere diritto al conguaglio, che renderà più corposa la busta paga di riferimento.
La somma delle detrazioni
Ma come facciamo a sapere se riceveremo in bonus e in quale misura? I calcoli non sono semplicissimi e molto probabilmente andranno fatti più avanti, anche perché entrano in gioco anche fattori extra-lavorativi.
Per chi rientra in una fascia di reddito tra i 15 e i 28.000 euro annui devono verificarsi alcune condizioni. Il bonus viene riconosciuto solo se la somma delle detrazioni è di ammontare superiore all'imposta lorda. Le detrazioni a cui si fa riferimento sono quelle relative a:
- familiari a carico;
- mutui agrari;
- mutui immobiliari per acquisto della prima casa fino al 31 dicembre 2021;
- redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione;
- spese sanitarie;
- spese per i lavori in casa (dalle ristrutturazioni alla riqualificazione energetica);
- erogazioni liberali.
Nel caso in cui si verifichi questa condizione il contributo viene erogato "in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni sopraelencate e l'imposta lorda" e comunque con un massimo di 1.200 euro annui.
Le nuove aliquote Irpef
La manovra di bilancio 2022 ha modificato le aliquote Irpef riducendole da cinque a quattro, con l’obiettivo di diminuire la pressione fiscale per i redditi medio-bassi. Le nuove aliquote Irpef 2022 sono le seguenti:
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fino a 15.000 euro di reddito: aliquota del 23%;
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da 15.001 a 28.000 euro di reddito: aliquota del 25%;
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da 28.001 a 50.000 euro di reddito: aliquota del 35%;
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oltre i 50.000 euro di reddito: aliquota del 43%.