Bonus Natale da 100 euro: le istruzioni per richiederlo (anche per chi non ha sostituto d'imposta)
Arriverà con la tredicesima, anticipando dunque l'erogazione rispetto alla data iniziale di gennaio. Ma sarà per pochi (e non da 100 euro)
Se ne è parlato nelle scorse settimane, ora è tutto più chiaro. L'Agenzia delle Entrate ha emesso in queste ore una circolare che spiega nel dettaglio a chi spetta e come richiedere il Bonus Natale (già battezzato Bonus Befana perché sarebbe dovuto arrivare ai primi di gennaio e invece verrà conteggiato insieme alla tredicesima).
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Bonus Natale da 100 euro: chi può richiederlo
Il bonus verrà erogato con la tredicesima ad alcune categorie di lavoratori dipendenti che hanno le seguenti caratteristiche:
- reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
- coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, entrambi (coniuge e figlio) fiscalmente a carico, oppure, in alternativa, abbiano almeno un figlio, fiscalmente a carico, in presenza di un nucleo familiare monogenitoriale;
- imposta lorda, determinata sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione spettante.
Come richiedere il Bonus Natale
A differenza di altri bonus elargiti in passato, il Bonus 100 euro non sarà automatico. Sarà infatti il lavoratore a doverlo chiedere all'azienda attestando la sussistenza dei requisiti (servirà indicare anche il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico) con l'avvicinarsi dell'erogazione della busta paga in cui verrà inserito.
I sostituti d’imposta poi verificheranno in sede di conguaglio il diritto all’indennità e, se la stessa si riveli non spettante, saranno sempre i datori di lavoro a recuperare l’importo già erogato.
E chi non ha un sostituto d'imposta?
Nelle ultime ore l'Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza anche sulla situazione dei lavoratori che percepiscono redditi di lavoro dipendente non assoggettati a ritenuta fiscale, perché privi di un sostituto d’imposta (come i lavoratori domestici).
Queste categorie di lavoratori - e con loro tutti quelli che pur avendone diritto non hanno ricevuto l’indennità - potranno richiederla nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024 che si presenterà l’anno prossimo.
Il Bonus 100 euro non sarà... da 100 euro
Ma, a dispetto del nome, il Bonus 100 euro non sarà... da 100 euro. Il contributo sarà soggetto infatti a ritenuta, che trattandosi di redditi sino a 28.000 euro sarà del 23%. Dunque, alla fine di tutto, in busta paga troverete 77 euro.
Ma non è finita qui: l'imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente percepiti dal lavoratore dovrà essere d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti al lavoratore. In sostanza, serve avere una "capienza Irpef" tale da aver diritto al bonus. Un po' come per l'ex bonus Renzi. Per capirci, se le detrazioni di cui si usufruisce sono pari o superiori alla somma versata come imposta sul reddito non si avrà diritto al beneficio. In pratica, chi è nella cosiddetta "no tax area" non riceverà il contributo.
Inoltre, il bonus sarà rapportato ai mesi lavoratori, esattamente come accade per la tredicesima: solo chi ha maturato 12 mesi di lavoro nel 2024 avrà dunque diritto a 100 euro lordi. Per chi ha lavorato meno, sarà proporzionale. Per fare un esempio: se avete lavorato da luglio a dicembre (dunque sei mesi), ne percepirete la metà.