Soglia alzata col decreto Aiuti bis

Il vostro datore di lavoro può darvi fino a 600 euro per aiutarvi a pagare le bollette

Non è un vero bonus, ma parliamo di fringe benefit.

Il vostro datore di lavoro può darvi fino a 600 euro per aiutarvi a pagare le bollette
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Impropriamente è stato chiamato Bonus 600 euro. Ma così almeno ci si capisce qualcosa in più. Non si tratta però di un vero e proprio bonus, quello proposto nel Decreto Aiuti bis, uno degli ultimi atti del Governo Draghi. In sostanza, il tetto dei fringe benefit viene alzato a 258,23 a 600 euro.

Bonus 600 euro per pagare le bollette: come funziona

Vista la particolare situazione che stiamo vivendo, il Governo con uno dei suoi ultimi atti prima di cedere la mano all'Esecutivo che verrà dopo le elezioni di domenica 25 settembre 2022, ha alzato il tetto dei fringe benefit aziendali sino a 600 euro. Una bella mano per i dipendenti, che potranno così essere aiutati dal proprio datore di lavoro nel pagamento delle utenze.

Le strade, come spiegano i consulenti del Lavoro, sono due: o l'erogazione diretta al fornitore del servizio oppure l'inserimento della quota in busta paga. Spetterà poi al lavoratore dimostrare l'effettivo impiego della cifra.

 "Il comma 1 dell’articolo 12, in particolare, consente sia l’erogazione diretta delle somme al fornitore della somministrazione del servizio (ipotesi evidentemente più complessa in quanto i canoni delle utenze sono di norma addebitate direttamente al titolare delle stesse), sia il rimborso delle spese sostenute direttamente dagli stessi lavoratori, previa documentazione di averne sostenuto il costo".

Fringe benefit, cosa sono

Per capire bene la questione, spieghiamo cosa sono i fringe benefit. Si tratta di bonus aziendali (previsti dal Codice civile e dal Testo unico imposte sui redditi),  che le aziende possono scegliere di assegnare ai dipendenti nel contesto di un piano di welfare aziendale, soprattutto in momenti storici complicati come quello attuale.

Solitamente vengono disciplinati da accordi individuali: in sostanza, l'azienda può decidere di assegnarli a tutti i dipendenti come a uno solo.

Di questa categoria fanno parte:

  • auto aziendale
  • buoni acquisto
  • assistenza sanitaria
  • polizze assicurative
  • concessione di prestiti
  • acquisti di azioni societarie (Stock option)
  • alloggi messi a disposizione del dipendente

Il Decreto Aiuti bis

Ma cosa c'entra il Decreto Aiuti bis? Il decreto governativo ha alzato il tetto di questa cifra a 600 euro, introducendo la possibilità di aiutare i dipendenti a pagare le bollette di acqua, luce e gas. I fringe benefit sono  esentasse e  il datore di lavoro può interamente dedurli, riducendo l'imponibile fiscale della società. Per il lavoratore sono somme nette, non soggette a contribuzione (quindi non generano aumenti della pensione) né a prelievo fiscale.

La cifra può essere usata solo per il rimborso delle utenze domestiche. 

Il tetto è stato aumentato soltanto per il 2022. Toccherà al nuovo Governo decidere se mantenere la modifica anche nel 2023 o tornare indietro al passato.

 

 

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